JADD – METEORCITY

A dispetto delle forze della fisica, la meteora infuocata della Meteorcity non è destinata a disintegrarsi al contatto con l’atmosfera ma a bruciare a lungo per la gioia di tutti gli appassionati del rock nudo e crudo. L’etichetta di base ad Albuquerque, New Mexico, è stata tra le prime a raccogliere attorno a sé il fermento musicale che si era creato attorno allo scioglimento dei Kyuss nel lontano 1995.La band di Palm Springs si è dimostrata nel tempo un punto di riferimento imprescindibile per una progenie di gruppi non solo americani dediti a sonorità che affondano le radici nel rock di fine anni sessanta – primissimi anni settanta alterate, a seconda dei casi, con la psichedelìa, il southern rock, il blues, etc.
Prendete questi riferimenti musicali a grandi linee dello stoner rock perché non è questo il momento né il luogo per tracciare la storia di un genere i cui deboli confini si perdono nei rivoli di innumerevoli sotto-generi e classificazioni.

La Meteorcity quindi si trova nel 1998 al posto giusto nel momento giusto e prende le scelte giuste, come Jadd saggiamente ha rimarcato nell’intervista. L’inizio è classico. Una compilation-sampler, ‘Welcome To Meteorcity’ che risulterà una pietra miliare del genere ed imprescindibile release per una discografia essenziale, ed una serie di split ep tutti classe 1999 che annoverano i Nebula transfughi dai Fu Manchu, il ritorno di John Garcia con i suoi Unida, ed i primi vagiti di Solace e Solarized, entrambi importanti riferimenti della seconda generazione hard stoner del New Jersey post Monster Magnet.
Il terreno è molto fertile, l’interesse è grande ed il terzo millennio inizia con il piede sull’acceleratore, ben otto uscite, molte delle quali di alto livello: l’esordio sulla lunga distanza dei Solace con il fondamentale ‘Further’ – atmosfere pesanti e sound che sfiora il metal -, i giapponesi Eternal Elysium – un fulmine a ciel sereno dal sol levante – e i doomsters Abdullah.
Il 2001 si svolge un po’ in sordina per la Meteorcity, poche ma eterogenee sono le release realizzate che servono a mantenere alte visibilità ed attenzione. Da citare, la colonna sonora dell’ horror movie, ‘I’m The Vengeance’ che mette accanto band già note a nuove scoperte nell’intento di rendere un tutt’uno le atmosfere gore del film con le inquietanti sonorità doom delle musiche; il primo disco del progetto Scene Killer, un documento musicale sulla nuova scena del New Jersey con contributi di Monster Magnet, The Atomic Bitchwax, Solace, Halfway To Gone e Solarized. E proprio lo scorso anno la band di Jim Hogan ha aggiunto un secondo capitolo alla sua discografia con ‘Driven’, album in cui si realizza quella unione tra solido stoner rock e grande capacità di songwriting, spesso punto nevralgico delle produzioni di questo tipo.
Ciò che è successo nei primi mesi di questo 2002 lo avete avuto sotto gli occhi con il canto del cigno di The Atomic Bitchwax [oggi riformatisi, NdA] e la conferma degli Eternal Elysium, solo dei gustosi antipasti di una attività quanto mai febbrile volta alla valorizzazione del proprio carnet di artisti.

Ciao Jadd, mi racconti come è iniziato tutto?
MeteorCity non è nata come etichetta ma come rivenditore on line di dischi che io e Aaron abbiamo portato avanti per un anno e mezzo circa. Quando Dominic Giampaolo, ex webmaster del primo fansite dei Kyuss ci suggerì di fare una compilation di band senza contratto che suonassero la musica che i fan dei Kyuss avrebbero gradito e l’idea ci piacque tantissimo ma noi facemmo di più, non solo contattammo queste band allora poco conosciute ma coinvolgemmo anche John Garcia (Kyuss), Ed Mundell (Monster Magnet), Pete Stahl (Scream, Wool), ed i Celestial Season cosicchè ci fosse anche qualche nome di risalto. Nacque così ‘Welcome To MeteorCity’, e fu la prima possibilità in assoluto per band del calibro di The Atomic Bitchwax, Goatsnake, Sixty Watt Shaman, Natas, Lowrider, Dozer di uscire allo scoperto.

A parte l’ indiscutibile qualità delle bands nel roster, pensi che MC si sia trovata nel posto giusto al momento giusto? Oggi potrebbe accadere una cosa simile?
Si penso proprio di si. Anche se i Kyuss si erano ormai sciolti da tempo e sul futuro degli ex membri l’attenzione dei media era un po’ scemato, devo ammettere che se noi avessimo iniziato poco dopo, probabilmente non saremmo stati in grado di far conoscere tutte quelle bands che si sono poi rivelate importanti per il genere.
Vedi, allora non vi era ancora una scena, tutti erano tristi per la fine dei Kyuss, e per quella dei Slo Burn [ primo gruppo di John Garcia, dopo lo split dei Kyuss, naufragato a sua volta per dar posto agli Unida, nda ], sì è vero che c’erano i Monster Magnet e i Fu Manchu ma alla gente non bastava. Quindi quella compilation ha oggettivamente colmato un vuoto.
Dopo di essa, tantissimi distributori, nuove bands, i media e la stampa mostrarono molto interesse e poiché avevamo già contattato John è stato facile proporre e realizzare i primi dischi degli Unida…

Anche i Nebula hanno spiccato il volo con MC..
Si e stranamente furono loro a contattare noi tramite un nostro cliente. Avevamo sentito il loro primo album, ‘Let It Burn’, e ci era piaciuto molto, così proposi loro di far uscire un ep per noi e l’occasione non poteva essere migliore! Stavano andando a Seattle a registrare con Jack Endino ma non sapevano come pagarlo! Chiaramente l’onere fu tutto nostro. Come ho detto, nel primo anno le cose sono state molto facili perché le band erano ancora giovani e la scena era ancora piccola. Direi che oltre ad essere al posto giusto nel momento giusto abbiamo fatto le scelte giuste! Oggi non sarebbe potuto mai accadere…

Cosa cerchi in una giovane band senza contratto? Cosa cattura la tua attenzione?
Bè, mi deve piacere, deve avere una forte vibe che mi attraversa la schiena! Sai mi pongo come semplice ascoltatore, come fan, nient’altro. Al momento comunque non ne stiamo cercando affatto, sono quattro anni che MC funziona da label e fin adesso non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati in termini di vendite e visibilità. Questo è accaduto principalmente perché il nostro roster è cresciuto troppo in fretta. Quindi circa due mesi fa abbiamo deciso di non mettere più sotto contratto nessuna nuova band ma di concentrare tempo e denaro su quelle che già abbiamo: più tour in USA e in Europa, più dischi, più promozione,etc. La maggior parte di loro ( Abdullah, The Mushroom River Band, Solace, The Ribeye Brothers, etc.) hanno un vero e proprio contratto mentre con altre ( Nebula, l’ultimo disco di The Atomic Bitchwax ed Eternal Elysium ) l’accordo finora è stato per la singola release.
Non riesco ad immaginare nessuna heavy rock band sulla terra che sia più pesante, melodica, aggressiva, jammy, trippy di queste qua..allora perché cercarne altre? Noi abbiamo già le migliori!

Cosa hanno in comune le bands di MC?
Prendono tutte sul serio la loro musica come forma d’arte..Non suonano per incontrare ragazze, fare qualche dollaro facile o bere gratis.. naturalmente queste cose piacciono a tutti…ma non è la prima cosa che li spinge, quanto piuttosto una sorta di dovere, suonano rock per vivere perché non hanno altra scelta… La stessa cosa vale per me con la MC, anche se non diventerà più grande di adesso penso che non smetterò mai di farne parte.

MeteorCity ha un motto chiarissimo: ‘99% of what passes for rock ‘n roll these days? Silence is more compelling’ ossia ‘ il 99% di quello che spacciano per rock’n’roll oggi? Il silenzio è più interessante’. Lo vuoi commentare?
Hahaha… in verità è una battuta dal film ‘Almost Famous’. Il critico musicale Lester Bangs la dice al giovane protagonista, un giornalista musicale, e quando la sentii era esattamente ciò che pensavo della musica che spacciano oggi. La maggior parte di essa è così ovvia e pretenziosa che preferisco il silenzio. Penso che chiunque sia un fan del rock underground sia per forza d’accordo…

Poco fa hai nominato gli Eternal Elysium, una heavy fuzzy band giapponese. Come li hai scoperti?
Devo ricordare… penso di averli sentiti per la prima volta su una compilation inglese chiamata ‘At The Mountains of Madness’, erano presenti con una canzone ‘Easygoin’ e me ne sono innamorato subito. Era l’unione perfetta tra heavy-fuzz rock e metal..loro hanno delle innegabili influenze metal nelle vocals e nel modo di suonare la chitarra. Così li contattai per acquistare delle copie di un’altra compilation su cui erano presenti, ‘Doomsday Recitation’, da vendere sul nostro mail order. C’erano tre loro canzoni che ho ascoltato tantissimo.
Poco tempo dopo li contattai per un brano da mettere sulla colonna sonora del film horror ‘I Am Vengeance’, e anche in quell’occasione la musica era grande! Non c’erano più dubbi, dovevamo fare qualcosa assieme. Allora loro erano in trattative con la Brainticket Records per un album ma poi non se ne fece più niente così facemmo uscire il primo, ‘Spiritualized D’ per Meteorcity. Il disco non ha venduto tantissimo ma per noi è un orgoglio avere realizzato il primo e, da poco, anche il secondo ‘Share’ che sta avendo grandi riscontri in tutto il mondo. Continuerò a fa uscire dischi degli Eternal Elysium per il resto della mia vita se loro lo vogliono!

Come pensi che si evolverà lo stoner rock nel nuovo millennio?
Non penso che si evolverà.. penso che ci sia in atto una sorta di selezione della specie.. le migliori band sopravvivono, le altre non faranno più dischi o non troveranno nessuna etichetta disposta ad investire su di loro e si scioglieranno..Penso che sia definitivamente passato il tempo in cui i fan di Kyuss, Monster Magnet e Fu Manchu volevano ascoltare solo quel sound stoner tradizionale. Nessuna delle migliori band della scena – Nebula, Queens of The Stone Age, Solace, Grand Magus, Spiritual Beggars, Gorilla, The Atomic Bitchwax, Mammoth Volume, High On Fire, Half Man, Goatsnake – suona stoner rock tradizionale.. i Fu Manchu lo hanno capito per primi e sono cambiati, se in meglio o no è un altro discorso.
Le migliori sopravviveranno grazie alle loro qualità e non grazie ad una scena stoner..il tempo passa ed il vento sullo stoner rock sta calando..ecco perché come ti dicevo prima MC non metterà sotto contratto nuove bands e meno che mai stoner..l’imperativo al momento è aprirsi…

Cosa ci aspetta per i prossimi due anni?
Come ti dicevo prima, uno degli obiettivi è assicurare una certa costanza di uscite alle band. L’anno scorso abbiamo fatto uscire solo quattro album mentre finora le uscite sono state solo cinque e l’anno non è finito! Sono ancora fresche la prima release de Orquesta del Desierto con Alfredo Hernandez, ex Kyuss, e Pete Stahl dei Goatsnake, e dei The Ribeye Brothers, progetto fuzz-garage di Tim Cronin e Jon Kleiman dei Monster Magnet.
A settembre sarà la volta del nuovo degli Abdullah, ‘Graveyard Poetry’ ed il debutto della mia band, Spiritu. E poi ancora il prossimo anno, a gennaio, il secondo disco dei Solace, ’13’, il debutto dei The Gallery of Mites, ‘Bugs On A Bluefish’ – supergruppo di nove persone con tre chitarre soliste (!!) formato da Jon, Ed, e Joe dei Monster Magnet, Tommy dei Solace, Stu degli Halfway To Gone, più tanti altri straordinari musicisti del New Jersey…Poi ancora, i nuovi Blind Dog, Lowrider e Spiritu. Sono sempre alla ricerca di progetti interessanti ma non mi piace parlarne prima di esserne certo…

Noto che ci sono in giro un sacco di supergruppi…
Si, la scena è vivissima e chiunque vuole suonare con chiunque.. per me è un segno di grande vitalità.

Ti va di esprimermi una tua opinione sulle cause non finanziarie del fallimento della Man’s Ruin? [la Man’s Ruin di Franz Kozick è stata un’etichetta di garage e punk’n’roll che ha letteralmente fotografato con le famose Desert Sessions il farsi e disfarsi di progetti degli ex membri dei Kyuss. Kozick è anche un famoso illustratore e disegnatore, sue quasi tutte le copertine dei dischi MR, nda]
Io so quanto è difficile portare avanti una piccola etichetta e cercare di farla rendere, e quello dei soldi era un problema ma non il solo a mio avviso. La qualità dei dischi negli ultimi tempi era bassa e la quantità alta..insomma c’erano troppi dischi poco buoni. Questo ha causato la definitiva capitolazione dell’etichetta. Per un po’ di tempo, qualunque cosa facesse uscire la Man’s Ruin vendeva perché gli acquirenti credevano nel nome e nel gusto musicale di Frank ma col tempo non è stato più così e la cosa strana è che questa perdita di fiducia è arrivata nel momento in cui la label era finalmente nella possibilità di investire bene nelle produzioni che però non erano valide per la maggior parte.
Se ci pensi bene, perdere la fiducia dei fan è la rovina per una piccola etichetta.. così, quando venne la notizia del fallimento nessuno ne fu sorpreso, si era già intuito che sarebbe andata a finire così. Questa è una mia opinione che però trova riscontro in tanta altra gente che sta dentro al settore…

Un ultima domanda. Poco fa mi hai accennato ad una tua band, gli Spiritu, dimmi di più.
Ho messo su la band con il chitarrista Mike ‘Chav’ Chavez nel giugno del 2000. Lui vive qui ad Albuquerque e ci siamo incominciati a vedere per jammare e divertirci un po’, io ho sempre voluto cantare ma non ho mai avuto una vera occasione che finalmente venne come voce turnista degli Iron Man durante un tour di due anni fa. Bè, mi sono divertito così tanto che ho deciso di fare sul serio.. Dopo un po’ di tempo passato a provare ed a trovare la giusta line-up, abbiamo registrato un disco lo scorso dicembre con Jack Endino, produttore tra le altre cose di ‘Bleach’ dei Nirvana. Quest’estate come ti detto uscirà il nuovo disco e suoneremo allo Stoner Hands of Doom Festival a novembre in Arizona. A dirti la verità, non voglio continuare a fare uscire dischi per la MC perché non potrò sapere mai se la band è buona abbastanza da essere messa sotto contratto ma in mancanza di altro per adesso si continua così…

Ok, Jadd sei stato un ottimo interlocutore, un grosso in bocca al lupo per il futuro!
Ehi, grazie ma ..aspetta.. non abbiamo parlato di soldi! Se la tua società (!!) è interessata ad investire nella Meteorcity, bastano 10.000 dollari per assicurarsi un futuro nell’etichetta! Se per voi è ok, vi dico dove mandarli…scherzo! Parlando seriamente vi ringrazio per l’interessamento, non poteva esserci momento migliore!

Francesco Imperato