35007 – Liquid

Ci sono mancanze all’interno dell’archivio delle recensioni di Perkele.it che verranno colmate col tempo. Album pubblicati anche solamente due anni fa che meriterebbero di far parte del nostro database, non fosse altro per l’importanza che hanno ricoperto e ricoprono all’interno di questo genere musicale. “Liquid” degli olandesi 35007, meglio conosciuti come Loose, appartiene a questa categoria di album, e forse a qualcosa di più.
Seminale e con uno spessore compositivo veramente straordinario, questo album rappresenta, a detta del sottoscritto, una delle migliori produzioni musicali ascoltate negli ultimi anni. Non esistono parole che possano descrivere le fitte trame che questi 40 minuti disegnano nel cervello di chi ascolta. Quattro complessi brani strumentali che tinteggiano armonie spazio-temporali fuori da ogni consistenza materiale. La vacuità e l’immenso…

Un lento flusso di note ci accompagnerà in “Crystalline”, dove l’incedersi di ritmiche traquille esplode nell’infuocata parte finale. Una supernova che esplode davanti ai nostri occhi con tutto il senso di bellezza e di energia che ne sprigiona. O ancora, la conclusiva “Voyage Automatique” che spinge i 35007 verso nuove sonorità, mai prese in considerazione nei preceenti album. Una ritmica che fa venire in mente i Massive Attack di “Mezzanine”.

“Liquid” si distacca e si innalza sopra le precedenti produzioni della band. Una giusta miscela tra synth e riff pesanti che generano un’alchimia liquida degna del miglior trip. Questa è pura bellezza. Un album che nessuno riuscirà mai a rifare. Un album assolutamente essenziale.

Peppe Perkele