57 CHEVY – 440 six pack

Forte di una tradizione targata 7Zuma7 e Beaver (ma non solo…), l’Olanda ci dona l’ennesimo gruppo stoner, i 57 Chevy. Provenienti da Rotterdam, Roland (chitarra e voce), Raymond (batteria) e Robert (basso) sono ormai in giro da diversi anni (dal 1997 per la precisione) e con il nuovo “440 Six pack” ci propongono una mezz’ora scarsa di onesto stoner rock. Se l’idea di pubblicare un cd composto da sei brani tutti della durata di 4 minuti e 40 secondi è simpatica ed interessante (in linea con l’idea generale del disco), purtroppo in alcuni casi il risultato lascia a desiderare. La registrazione è infatti scarsa ed inefficiente mentre in fase di songwriting c’è molto ancora da levigare per rendere i pezzi dinamici e maggiormente incisivi.
Se “Slogan man” e “The tyger” (traccia che vede la partecipazione del singer dei Blind Dog Tobias Nilsson) rappresentano gli episodi più deboli del disco (mosci e senza mordente, stoner di maniera con forte ascendenza Kyuss e Fu Manchu), è sulle restanti canzoni (senza considerare la conclusiva “Last lust lost”, rumori assortiti assemblati per chiudere le danze) che va svolto tutto il lavoro futuro. “Diemansion” ha ritmiche toste e trascinanti su cui si staglia un refrain azzeccato, caratterizzato dalla tonalità sporca e possente di Roland che fa pensare ad un incrocio tra John Garcia e Spice. “Pal(e)” è invece una strumentale viziosa, oscura e pachidermica che come stile si rifà alle sonorità dei Karma To Burn. Infine, “Six pack” ha un groove avvolgente e belle melodie piazzate con giusta caparbietà e feeling desertico.

La sufficienza i 57 Chevy la strappano proprio in virtù di questi lampi di creatività, ma la strada da percorrere per poter uscire dalla media è ancora lunga. Solo il tempo potrà dirci chi avrà la meglio, nel frattempo noi saremo qui ad aspettare…

Alessandro Zoppo