BLACK MERDA – Black Merda

Alla fine non ci sono passi obbligati nell’innamoramento, ti innamori così, non si sa perché, non si sa per come, però è così. Ma anche no. Ci son sempre quei due o tre motivi fissi che accomunano il tutto, ma anche il blow up, a volte il rockerilla, e ti butti nel mucchio. Morale: io vi dico che nel 1970 (è uscita fresca-fresca l’edizione del 25esimo anniversario) quattro afroamericani dividono la loro passione fra Jimi Hendrix ed il black funk, e non riescono ad accomunare il tutto, ma dopo varie colluttazioni verbali-e-non, capiscono che il tutto si accomuna nella skin, ma non zzzzzzz, ma non default, ma non Mameli, bensì black. Jimi è (al tempo “è”, poco dopo “era”, ma purtroppo quella glaciale è un altra cosa) black, il funk è musica black… una massa informe di black, una bella matassa da quattro kilogrammi di Black Merda solida e fumante come appena sfornata da un goloso intestino.Già molti di voi si sono innamorati di loro, non dite di no perché è cosi. Black Merda attira, ha il suo fascino, ti calamita come una mosca, e migliaia di miliardi di mosche nel mondo non possono sbagliarsi. Se si fossero chiamati Giants Of Funky Psych Rock o Funk People Doing Fuzzy Things molto probabilmente li avrei lasciati nel mare degli ‘ascolterò’, assieme ai settanquattromilioni di gruppi dei ‘70 sepolti dalle sabbie del tempo come Titanic, Budgie, Dust, Ice-Cross, Poobah, Mountain, Straeberry-Path, Boot, May Blitz, Incredible Hog, Groundhogs, Dark ecc ecc… che sono tutti molto validi, hard rock di vari stampi e stili, è inutile però negare che se devo scegliere ad occhi chiusi fra May Blitz e Black Merda, io vado di Black Merda tuffandomi in carpiato, perché è già amore.
Potrei spiegarvi che nel mistone merdoso potete trovare il minuto di distorsioni acide come i due minuti di bassone slappato, intervallati dai tre minuti di divagazione psichedelica prima maniera. Potrei spiegarvi che questo è uno di quei gruppi senza identità precisa, tipici del fermento di quegli anni, che facevano crossover senza sapere che fosse quello il nome. Potrei spiegarvi tante cose, ma tanto so benissimo che prenderete questo disco solo perché quando qualcuno spulcerà la vostra discoteca proverete un sottile piacere quando esclamerà stupito – Black Merda?!… ma li conosci tutti tu?! – … e tu dirai – si, li conosco tutti io, sono un figo, metti i Black Merda, ‘gnùrant, senti che groove acido e fuzzoso. E famose ‘no spinello -.
Funk you Merda’s people!

Pier ‘porra’ Paolo