BLACK RAINBOWS – Superfmothafuzzalicious!!

I Black Rainbows si confermano uno dei pochi gruppi italiani da esportazione e giunti al traguardo del terzo disco ribadiscono il loro stato di salute più che positivo. Edito da Longfellow Deeds, “Superfmothafuzzalicious!!” è il consueto concentrato di rock’n’roll, hard & heavy psych ideale da gustare in macchina, magari a folli velocità su highway deserte. Certo, l’universo di riferimenti (come la proposta musicale stessa) sono risaputi. Per certi versi, anche questo è il bello. I Black Rainbows amano il rock (ascoltare testi e musiche di “Behind the Line” e “I Love Rock n’ Roll” per farsene un’idea) ed il loro modo di farlo è ruvido, spontaneo, semplice. Ad esaltare sono soprattutto i riff di chitarra, le svisate hendrixiane e una sezione ritmica che fa faville. Complice una produzione davvero piena che fa risaltare tutte le sfumature di un sound pesante e corposo. E non è roba da poco.Lo stoner roccioso di “Burn Your Nation” trascina sin da subito in un immaginario a stelle e strisce sudato e polveroso, quell’antagonismo che dagli MC5 è arrivo inalterato ad oggi con gruppi come The Glasspack e Drunk Horse. Lo spirito dei Monster Magnet aleggia su “Mastermind”, heavy psichedelia con i fiocchi che fa il paio con la dilatazione astrale e groovy di “Solar System” e “Mother of the Sun”. “Feel the Beat” macina fuzz a botte di richiami kyussiani, mentre “Lady” guarda al passato con gli stessi occhi di The Answer e Airbourne. “Brain Circles” è puro godimento Seventies (roba da puristi, dirà qualcuno…), “Cosmic Flower Blues” chiude il cerchio con un’orgia rock (perché così breve?) che farebbe impallidire qualsiasi detrattore.
Superfmothafuzzalicious, motherfuckers. Messaggio chiaro quello del gruppo romano. I feel the beat, you feel the beast, inside my hands, inside of me. Facile, no?

Alessandro Zoppo