BLOOD RED WATER – Tales of Addiction and Despair

Chemical imbalance and feedback dementia since 2010. Si presentano così i veneziani Blood Red Water ed in effetti la definizione calza a pennello. “Tales of Addiction and Despair” è il loro primo lavoro, un EP di cinque pezzi che mostra un gruppo in palla, a proprio agio con atmosfere da lagune melmose e complessi industriali in disfacimento. Sludge stoner doom for drug-addicted. Hardcore old-school metal for Xanax fans. Marghera diventa spettro per una proposta sonora rozza, non ancora del tutto personale, slabbrata il giusto e con ampi margini di miglioramento. In tal senso una produzione più incisiva e qualche variazione nelle composizioni (il groove, signori!) non potranno che giovare al futuro della band.”Ungod” immerge subito nel marciume nero e dannato dello sludge, su quella linea sottile che dai Black Sabbath porta dritto a Eyehategod e Iron Monkey. “Considerations/Commiserations” è trianata da un riff cavernoso di marca Cavity, “Avoid the Relapse” ha un andamento punk death quasi allegro, “Modern Slave Blues” porta lo spirito di Bongzilla ed Entombed a definitiva saturazione alcolica. “The Perfect Mix” termina le danze (macabre) con una sfuriata lurida e perversa che sa di gin ed Electric Wizard.
Alcohol, drugs, porno, paranoia & emotional distress. La ricetta dei Blood Red Water è decisamente più appetitosa di quelle di Benedetta Parodi.

Alessandro Zoppo