BRONZE, THE – The bronze

Il primo impatto con i The Bronze è abbastanza strano, si è subito portati a pensare che devono aver fatto davvero un buon lavoro se il loro nuovo mini è stato prodotto da un guru come Jack Endino (e si sente…). Eppure in questi 8 pezzi che compongono il dischetto di sonorità aspre e spigolose non ce n’è nemmeno l’ombra. Il rock del trio americano (originario di Seattle ma ora in pianta stabile a Los Angeles) è infatti corposo e dinamico, segue i dettami dello stoner ma non si lascia mai prendere troppo dai canoni asfittici del genere, trasuda passione anni ’70 ed è tutto incentrato sulle chitarre affilate della coppia Craig Mueller (anche egregio vocalist) Tom Dower. L’assenza di un basso in formazione non si fa sentire, il drumming di Scott Jernigan è compatto e variegato e consente alle due asce di duellare a colpi di riff e assoli assassini.
Batoste come le iniziali “Payload” e “Into the sun” fanno pensare ad un ibrido di Orange Goblin (quelli degli ultimi lavori tanto per intenderci) e Alabama Thunderpussy, un heavy rock grezzo e primitivo, ruspante ma levigato a dovere, con melodie azzeccate e feeling incendiario, un mix che va ascoltato a volume disumano per far esplodere le casse dello stereo… “Freedom seeker” ha invece un appeal psichedelico frutto di wah-wah e distorsioni stranianti che si adagiano su un tappeto ritmico compatto come il granito: senza dubbio uno degli episodi meglio riusciti dell’intero lavoro. Tra cadenze bluesy e sfuriate selvagge “& Motor”, “Angel” e “Supernova” tornano a picchiare duro trascinandoci di forza su strade impervie e polverose a cavallo di un bolide che corre ad incredibile velocità, mentre “Anthem” ha venature southern che si sposano a meraviglia con le vibrazioni alcoliche fin ora prodotte.

Se tutto questo non bastasse ci pensa la conclusiva “Chromoly” (strumentale ad alto voltaggio heavy psych) a terminare un viaggio folle e spericolato. Grazie dunque ai The Bronze per averci fatto provare questa ebbrezza senza doverci muovere dalla poltrona di casa…

Alessandro Zoppo