BUILT-IN OBSOLESCENCE – Abel

Band formatasi a Riccione nel 2010, i Built-In Obsolescence arrivano al debutto con “Abel”, EP autoprodotto e registrato ai Go Down Studios di Savignano sul Rubicone. Il quintetto romagnolo almeno negli intenti vorrebbe proporre un post-metal aperto a ogni qualsivoglia contaminazione musicale, ma la realtà dei fatti è ben distante dai propositi. E se ci fosse qualche dubbio, dopo la veloce intro, è “Again” a mettere in chiaro che siamo di fronte a qualcosa di totalmente diverso. Purtroppo un arpeggione da spiaggia e una sfuriata post-grunge non sono il migliore dei biglietti da visita. “Biotronik” confonde ancora di più le acque: un inizio orientaleggiante, un break algido condito di synth e una chiusura in d-beat (!). “Escape” prova ad emergere pur rimanendo nell’anonimato, mentre “Liar” poggia su un ottimo attacco di chitarra di marca Mastodon, ma successivamente si perde nel marasma più totale, con delle parti vocali confusionarie. Chiude “Die Einstürzende der Müllverbrennungsanlage”, interessante variazione folk/prog dal sapore bucolico ma ancora una volta inconcludente.
La volontà c’è ma tocca ammettere che il primo tentativo dei Built-In Obsolescence è sicuramente mancato. Mancano le idee giuste da mettere a frutto e una capacità compositiva che renda “Abel” un lavoro interessante. Per scacciare lo spettro dello zero musicale, tocca approntare i giusti correttivi per il futuro. Attendiamo fiduciosi.

Giuseppe Aversano