CAMAROS – Romantique

Se un giorno i ghiacciai perenni del Nord Europa si dovessero sciogliere definitivamente la responsabilità sarebbe anche dei Camaros, quartetto norvegese fulminato dal garage depravato degli Oblivians e Chrome Cranks e sedotto dal southern stoner-blues di Five Horse Johnson e compagnia alcolica. Come non considerare infatti dei piccoli tributi alla degenerazione sonora brani come Please Mama, Please e In A Hole sorrette da una sezione ritmica tribale e immerse in un turbinio di rumore e groove?
Perché i brani dei Camaros innanzitutto sono carichi di groove messo al servizio di cavalcate proto-stoner come Babe, You Got Me Down e Romantique, del puro garage rockabilly come Cheesecake o del punk’n’roll alla Stooges di Hell-O-Hell.

Le dinamiche sono quelle del rock più primitivo, furore elettrico fuso a momenti di stasi che preannunciano sempre una successiva e più violenta esplosione, una formula semplice quanto magica per chi sa come arrivare dritto al cuore e mantenere l’adrenalina costantemente alta per quasi un’ora. Un’impresa non facile, bisogna dirlo, che però ai Camaros riesce molto bene.

Francesco Imperato