DADDY LONGHEAD – Supermasonic

Il leader dei Butthole Surfers, Jeff Pinkus, oltre che produttore di gruppi come i Dixie Witch, possiede un gruppo tutto suo autore di “Supermasonic” e “Classics”, i Daddy Longhead, power-trio che si può ritenere padre putativo di quello che è stato definito southern-stoner.
Decisamente da rivalutare, visto che le influenze punk-noise li rendono molto originali e appetibili, e li affiancano ai grandi Fatso Jetson.

Piace poi anche la loro vena sarcastica, che però non è certo una scusa per mascherare carenze tecniche, visto che Jimbo Youngue è un signor chitarrista, e tutti i brani pur durando 2/3 minuti sono di ottimo livello.

La voce alcolica e roca di Pinkus (anche bassista) è adattissima a episodi come “Churn”, “Amlgam Eggs” e “Erson”, noisy e sudiste, e in “Shingles” e “Undertaker” fanno capolino qua e là i Black Oak Arkansas, ma il suono è sempre decisamente stoned.

“Belize” anticipa in maniera più concisa Dixie Witch e Gideon Smith, “Grey Man” e “Happy Cow” sono dei blues sudisti di quelli che mandano fuori di testa chi adora il gruppo dei fratelli Lalli, e soprattutto “My Feet Are Smoking” è uno scatenato country rock eterodosso con tanto di violino elettrico.

“Raisin”, “Just For A Day” e “2nd Hand Noose” sono all’apparenza più tradizionali, ma sfociano imprevedibilmente in fraseggi rumoristici e urticanti.

Da nascondere ai puristi!

Roberto Mattei