END OF LEVEL BOSS – Inside the Different Engine

Secondo disco e secondo centro per gli End of Level Boss. La band dell’ex Hangnail Heck Armstrong, incassato l’abbandono dell’altro ex compare Jimm Ogawa, si è riassestata con l’ingresso in line up del chitarrista Roland Scriver e grazie all’affiatata sezione ritmica composta da Elenajane (basso) e Ben Hallett (batteria) sforna l’ennesimo riuscito lavoro. “Inside the Different Engine” prosegue infatti sulla stessa scia del debutto “Prologue”: un heavy rock duro, allucinato, oscuro, contorto, roccioso, elaborato e dannatamente affascinante.Stupisce ancora una volta la capacità strumentale dei quattro, alle prese con sorprendenti cambi di tempo, fulminanti melodie e una potenza sonora come poche. Merito anche di una produzione lineare e avvolgente, che rende nitidi riff e ritmiche. Restano i rimandi all’universo Hangnail (“Reticence” è eloquente a tal proposito), così come le fitte e sghembe trame ‘post progressive’ di cui la band si fa portavoce (come non scorgere i fantasmi di King Crimson e Voivod in brani quali “Selfishnegativibemerchant” e “Corners”). Permane anche quell’alone coinvolgente e malinconico che ci ha fatto amare il Seattle sound dei vari Soundgarden e Alice In Chains, sensazione che si fa strada in “Words have no meaning” e nella bellissima “Mr Dinosaur is dead”, uno dei migliori episodi dell’intero album.
Ma non è mero citazionismo. Gli End of Level Boss hanno una propria cifra caratteristica, uno stile personale che si fa riconoscere e li rende un esperimento davvero prezioso. “Instinktivitus” e “End of line” sono gli episodi in cui questo volto esce allo scoperto: due gemme cupe, ammalianti, trainate dall’incredibile lavoro delle chitarre e da melodie che sotterranee si infilano nel nostro animo, per catturarne la più pura essenza. È questo ciò che rende gli EOLB un gruppo di alto profilo: l’intensità delle composizioni. Il terzo disco sarà il banco di prova definitivo per capire fin dove questo splendido progetto può arrivare. Fino a questo momento il bersaglio è stato colpito in pieno.

Alessandro Zoppo