L’Ira del Baccano – Non Sedes Is – Live MMVII

Ancora una volta Roma e la sua provincia, ancora una volta un progetto che mai ti aspetteresti. L’Ira del Baccano, nuova formazione nata sulla scorta dei grandissimi Loosin’ O Frequencies. Il quartetto è composto da Alessandro Santori (chitarra), Roberto Malerba (chitarra, synth), Sandro Salvi (batteria) e Massimo Siravo (basso, synth), in realtà sembra provenire da una galassia lontana e sconosciuta per come riempie le nostre orecchie e la nostra mente di note arcane, visionarie, distorte.

Un doom psichedelico strumentale devastante e onirico, che fonde la potenza spettrale di Black Sabbath, Saint Vitus ed Electric Wizard con i trip cosmici di Hawkwind e Gong. Chi si ciba di questo materiale troverà tante delizie nascoste in questo “Non Sedes Is – Live MMVII“, dischetto auto-prodotto frutto di jam eseguite dal vivo e dunque registrate in presa diretta.

“Doomdance” è un inno, nonché biglietto da visita più che esemplare: atmosfere cavernose in puro stile Tony Iommi e fughe lisergiche da sballo totale. “875” fa leva su dieci minuti di magico eclettismo, tra wah-wah epocali, variazioni progressive e umori astrali. La perfetta colonna sonora alla ‘Guida galattica per autostoppisti’ di Douglas Adams, vera fonte di ispirazione per il gruppo.

“Tempus inane flago, requiem spatiumque furori” dura quasi venti minuti ma ha un riff così contagioso che ti ritrovi a canticchiarlo sotto la doccia subito dopo il primo ascolto, mentre “Don Bastiano” cita il mitico personaggio interpretato da Flavio Bucci nel ‘Marchese del Grillo’ ed è una cavalcata dal groove forsennato. “Sussurri di nascita celeste / Grateful to Jerry” chiude il cerchio con un tributo a Jerry Garcia ed i Grateful Dead, liquida ascesa verso cieli ancora inesplorati.

L’unica raccomandazione che rimane da fare è vederli dal vivo. Solo così si capirà fino in fondo la l’essenza primigenia dell’Ira del Baccano. Welcome to the new doomdelic instrumental rock story.

 

Alessandro Zoppo