Lord Woland – Below

Venti minuti di fango e suoni grassi. I Lord Woland, trio tufo stoner rock (definizione che varrebbe da sola amore incondizionato!) di Bolsena, ridente cittadina dell’omonimo lago a nord di Viterbo, pestano duro.

Partono come un mammutone di granitico sludge doom in “Abra Cabala” (devono avere un talento naturale nel trovare i nomi giusti…) e si frantumano in una cavalcata proto heavy nelle vicinanze di 7Zuma7 e Orange Goblin.

“Woland’s Hall” ha un riff bellissimo di stampo Wino e un ritornello irresistibile. “Rotten Apple” ha un’apertura maggiore e punta dritta verso le band Seventies guitar oriented. Fanno venire in mente i Taste dell’immenso Rory Gallagher e questo è un bene. La conclusiva “Gloominade” rallenta per un attimo il ritmo, ma è solo un impressione: dopo tre minuti e mezzo l’ignoranza ritorna padrona.

I ragazzi ci sanno fare e sanno dove possono arrivare. Se si è interessata a loro la Mother Fuzzer Records di Dublino un motivo ci deve essere.

Lord Woland

Lord Woland

 

Eugenio Di Giacomantonio