MIKELL’S PLOT – Monster on my wall
Vengono dal New Jersey i Mikell’s Plot, band formata da Mike O’Connor (voce), George Rivera (basso), Mike Mondano (chitarra), Isander Vega (batteria) e Dan Chrzan (chitarra). Amano spaziare in varie direzioni sonore: nel loro esordio “Monster on my wall” c’è molta carne al fuoco, forse anche troppa. Ed è proprio questa mancanza di lucidità la componente che penalizza un prodotto del genere.Certo, c’è ottima tecnica ma le canzoni stentano a decollare. La title track apre il disco rubando il giro a “Anarchy in the U.K.” per poi evolversi in un rock piuttosto canonico. Piacciono le atmosfere notturne di “Shadows of the past”, disturbano “Shit list” e “Lazybones”, hard sound abbastanza incolore, scritto e suonato bene ma senza guizzi memorabili o che facciano gridare al miracolo. “Time to change” e la funky “Just show me funk 50” odorano della pioggia di Seattle, quella che ha reso celebri Eddie Vedder e i suoi Pearl Jam. Con un ulteriore accorgimento nell’inserimento di delicate vocals femminili. Ma tutto si limita ad esercizio sterile, come nel caso della scanzonata e divertita “One-sided”.
Dove si nota un miglioramento è nel carattere smaccatamente pop dell’intrigante “Give me a reason”, nelle cadenze southern di “Backstabber” (la mente vola alle sonorità di Lynyrd Skynyrd e Steve Miller Band) e nelle vibrazioni dark della conclusiva “Tidal waves”. Ancora troppo poco per poter convincere su tutti i fronti. Aspettiamo dovuti miglioramenti.
Alessandro Zoppo