NEBULA – Atomic ritual

I Nebula non sembrano essersi stancati di suonare stoner rock e lo dimostrano appieno convincendo con questo nuovo album. Durante le registrazioni di “Atomic ritual” il bassista Mark Abshire aveva spiazzato tutti abbandonando la band. Nonostante questo inconveniente i nostri non si sono lasciati scoraggiare trovando in Dennis Wilson il degno successore. La produzione affidata nelle abili mani di Chris Goss (leader dei Masters of Reality e produttore di lavori dei Queens Of The Stone Age, Kyuss e Stone Temple Pilots), risulta impeccabile. Le sonorità che scaturiscono da questo full lenght sono elaborate e ricercate.
Il power trio californiano ha volutamente cercato qualche soluzione diversa rispetto ai precedenti album. Brani come “Out of your head” e “Paradise engineer” fanno comprendere appieno quanto sia riuscita e azzeccata questa ‘sperimentazione’. Infiltrazioni psichedeliche che elevano il giudizio complessivo, non appiattendo l’album su quell’heavy rock che ci aveva lasciato perplessi in “Dos EP’s”.

Nonostante sia innovativo per certi versi, Atomic è ben lontano da quanto proposto da Josh Homme e soci, ma resta il fatto che certe sonorità sanno di fresco e ciò basta per premiare lo sforzo di questi ragazzi. Anche i testi sembrano aver acquisito maggior spessore rispetto ai lavori precedenti. “So it goes” ce lo dimostra. Mentre appare un quasi tributo ai Led Zeppelin “The beast” imperneata su un riff principale accattivante. Brano peraltro cantato dal batterista Ruben Romano… La conclusiva “Fin” ci propone un ellittico giro nello spazio. Brano interamente strumentale dove arpeggi di chitarra e tastiere creano un’atmosfera onirica.

“Atomic ritual” si colloca un po’ più in alto di “Charged”, soprattutto per l’ottimo suono della chitarra e qualche memorabile riff, e qualche centimetro al di sotto di “To the center” che rimane il capolavoro del power trio californiano. Rappresenta sicuramente una gradita sorpresa, o un gradito ritorno, dei Nebula agli alti vertici di queste amate sonorità.

Il rituale atomico esploderà nelle vostre orecchie!

Peppe Perkele