NIBIRU – NETRAYONI: Ritual I the Kaula’s Circle & Ritual II Tears of Kaly

Nibiru è un’esperienza limite tra misticismo, fantascienza e psichedelia estrema. Qui confluiscono forme di drone alternativo incastonato in momenti di black atmosferico, passaggi sludge e extreme experimental psych. Come dire, Burzum incontra i Pink Floyd che a loro volta si imbattono negli Electric Wizard ed urtano i sunn O))) sciogliendosi in un abbraccio con Can, Ufomammut, Orthodox e Windhand. Nibiru è un viaggio allucinogeno fatto di visioni apocalittiche, sumeri babilonesi, Sitchin, il dio Marduk ed il pianeta Tiamat, il Tibet e altre antiche forme mitologiche. Tuttavia c’è dell’altro: la psichedlia spinta dei ragazzi di Torino cela messaggi occulti di estrazione satanica, frutto del retaggio black, un affascinante mondo immaginato e narrato a partire dagli scritti degli antichi sumeri e dello stesso Sitchin. Lasciando agli ufologi l’incombenza dell’interpretazione, la musica dei Nibiru potrà risultare a molti ostica. La loro proposta è totalmente immersa nella psichedelia ritualistica, nell’ipnotismo e nello sperimentalismo. Il consiglio è di essere avventurosi: addentratevi senza remore nell’insano mondo dei Nibiru e scoprirete un universo per menti aperte. L’album è un doppio in edizione limitata a 300 copie, scaricabile su Bandcamp. 95 miniuti di puro ostracismo psych!
Nota a margine: la band aveva precedentemente esordito con il debutto “Caosgon”, per cui chi aveva già apprezzato lo sforzo precedente, non potrà far altro che riconfermare tale apprezzamento. Se non aumentarlo.

Antonio Fazio