ON TRIAL – Blinded by the sun

Ci sono dischi destinati a restare impressi in modo indelebile nel libro personale di ciascuno di noi,un po come delle piccole pietre preziose che vanno custodite gelosamente in uno scrigno.”Blinded by the Sun”, ultima fatica dei danesi On Trial è sicuramente uno di questi.
Apparentemente può sembrare niente altro che buon sano r’n’r fatto col cuore e con le palle, e nulla più, eppure…se lo si ascolta con attenzione ci si accorge subito che non è “solo” questo.

Più lo si ascolta e più ci si rende conto di trovarsi davanti ad un vero piccolo capolavoro.
Sin dalle prime note della opening track, che da anche il titolo al disco, l’atmosfera che si respira è quella abrasiva ma allo stesso tempo melodica tipica del garage rock di stampo sixties… l’indimenticabile sound prodotto da band storiche e seminali quali 13th Floor Elevator, Flaming Groovies, Seeds… il tutto mescolato in modo superbo con escursioni in territori più vicini a noi nel tempo… il garage punk di Detroit, la psichedelia groovie dei Fuzztones, le chitarre jingle jangle alla R.E.M.

Il disco prosegue su questa ottima strada, lanciato a forte velocità, lasciandosi dietro una scia di suoni graffianti e polverosi, fino al primo arresto… ma solo in senso metaforico…
Con “Too Late”, infatti, gli On Trial tirano fuori il loro lato più intimista, dimostrano di essere maestri anche in emozione, e ci deliziano con uno splendido episodo più soft, ma senza cadere nel banale e nel melenso… al contrario.
Queste sono le vere “rock ballads”… brani capaci di essere struggenti ma “strong”.
Una citazione particolare merita la bellissima “So Close”, sicuramente uno dei momenti più commoventi del disco..una song mid tempo tipicamente sixties, con tanto di arrangiamenti con strumenti a fiati alla Morricone, un omaggio alle storiche raccolte “Pebbles/Nuggets”, citate anche da Nik nell’intervista che ci ha rilasciato.

Il disco chiude in bellezza con tre pezzi in bilico tra psychedelia e space rock.
“Slippin and Slidin”, “Kolos” e “Kosmonaut” infatti sono una sorta di viaggio nel cosmo più lisergico ed onirico, con tempi dilatati e atmosfere da trip mentale. Gran finale in tutti i sensi.

Il nord Europa si mostra sempre più un crogiuolo incandescente in grado di produrre energia allo stato puro, così come era accaduto alla fine degli anni 80 con la mitica invasione scandinava i cui esponenti rispondevano al nome di Nomads, Creeps, Watermelon Men…
Bands come gli On Trial ci dimostrano come la scena rock scandinava sia sempre attiva, viva e produttiva, in netta contrapposizione con il clima e la tipica morfologia territoriale della loro regione…Calore e passione che nasce dal freddo più intenso..un mix decisamente affascinante!

The Stoner Witch