ORCUS CHYLDE – Orcus Chylde

Da Asschafenburg arrivano gli Orcus Chylde, band che conferma l’ottimo momento che sta vivendo la Germania in ambito retro rock. Basti pensare agli ormai celebrati Kadavar o ai meno noti ma altrettanto interessanti Heat. Gli Orcus Chylde propongono un sound piuttosto vario, di non semplicissima lettura, che passa dal doom dal sapore antico di matrice sabbatthiana al rock più attuale ed occulto affine a band quali Uncle Acid and The Deadbeats. Il tutto è elaborato passando attraverso lidi psichedelici e ricerche sonore che si ricollegano alla gloriosa tradizione prog, accennando persino a toni gothic rock e ad inevitabili sapori heavy blues. Ancora a voler riconfermare quanto i Led Zeppelin abbiano svolto un’infinita influenza sui gruppi più disparati e differenti.L’album è composto da 8 tracce per una durata complessiva di 48 minuti. Gli Orcus Chylde si muovono nei meandri della belle epoque svedese (Norskken, Witchcraft, Graveyard, Abramis Brama), specie nell’approccio bluesy e Settantiano. A ciò aggiungono un tocco doomy ed un approccio misterico. La loro proposta è prog psych e dark doom dalle cadenze blues. Un calderone dove confluiscono Atomic Rooster, Deep Purple, Fields of the Nephilim, Uriah Heep, Curved Air, doom tradizionale, i Rush degli esordi ed altro ancora. Le atmosfere oscure ed ancestrali rendono il risultato ancora più avvincente. Se vi sono piaciuti gli Horisont e “Legend” dei Witchcraft vi ha fatto storcere il naso, ecco il disco che aspettavate. Nel 2012, tra i lavori di maggiore interesse nel genere al pari dell’esordio dei Royal Thunder, con cui – non a caso – gli Orcus Chylde condividono l’appeal occult prog.

Antonio Fazio