RADIO MOSCOW – Brain Cycles

I Radio Moscow sono una di quelle band che dopo averle ascoltate ti fanno sentire meglio. Il loro disco omonimo d’esordio presentava squisite sonorità vintage fine anni 60 / inizio 70. Chi li conosce sa perfettamente di quali vibrazioni stiamo parlando. Ora il giovane trio americano ritorna con un nuovo album intitolato “Brain Cycles” ed è ovviamente superfluo dire che si tratta di pura delizia per le orecchie. Pur non inventando assolutamente nulla di nuovo (ma è proprio questo il bello!) il disco fila via liscio che è un piacere.Si parte con l’intro di batteria zeppeliniana dell’iniziale “I Just Don’t Know” accompagnata da marcati influssi psichedelico/hendrixiani (componente che troveremo spesso nella proposta dei nostri). A seguire la bellissima “Broke Down” con il fantasma di Clapton e soci che aleggia fiero. Fenomenale “The Escape”, scheggia impazzita fuoriuscita da “Flash” dei Moving Sidewalks. Da brividi!
Il viaggio prosegue con l’accoppiata “No Good Woman” e la title track, entusiasmanti visioni post Blue Cheer/Groundhogs/Incredible Hog, tanto per dimostrare una volta per tutte (se mai ce ne fosse bisogno) quali sono le passioni dei ragazzi. Da segnalare anche il coinvolgente funk blues di “Hold On Me”, un brano che ti fa muovere i piedi anche se non ne hai voglia.
Questi i brani che colpiscono maggiormente, seppure sia tutto il lavoro ad essere fresco e convincente. Grande musica, vecchia finché si vuole, ma ispirata, sincera e che va dritta al cuore e all’anima. Insomma, che piaccia o no, questa è la musica più bella del mondo! E che a farla siano tre baldi giovani è ancora più importante oltreché commovente.
Un plauso finale a Dan Auerbach che ha avuto il fiuto di scoprirli. Cercate di non farveli scappare.

Cristiano Roversi