SOUL RACERS – Kill All Hipsters

I venticinque minuti che ci propongono i Soul Racers con “Kill All Hipsters” (titolo che da solo vale l’encomio!) sono piacevolissimi. Un hard rock spensierato che si macchia amabilmente di stoner e psichedelia alla maniera di band nordeuropee come Dozer, Lowrider e primi Spiritual Beggars, a cui il nostro Vincenzo sembra ispirarsi, per il naturale timbro di voce alla Spice. Al suo fianco la sezione ritmica pesta che è un piacere: due giovanotti dediti a frantumarvi i neuroni.
Il power trio, si sa, è la formula perfetta per non lasciare prigionieri. Ce ne accorgiamo in pezzi come la strumentale “Brown Song” che tra entrate a gamba tesa e falli di mano, porta a casa il risultato. Più articolato diventa il discorso nelle belle “Open” e “Space Line”, dove il minutaggio si allunga e i colori della tavolozza espressiva si ampliano. La prima non perde un’oncia di cattiveria e cafonaggine con il riff in levare e polvere del deserto da mandare giù; la seconda, nel finale, è più riflessiva, come potrebbe essere riflessivo un mal di testa post sbronza. Alla fine vien voglia di continuare l’ascolto, ma ci dobbiamo accontentare. Come diceva un vecchio pezzo dei Velvet Underground, bisogna saper aspettare…

Eugenio Di Giacomantonio