THE BLACKTONES – Distorted Reality

Giunti all’esordio discografico con l’EP autoprodotto “Distorted Reality” pubblicato nel giugno 2012, i cagliaritani The Blacktones nascono come progetto strumentale nel marzo 2011. In breve tempo la formazione vede l’entrata nei ranghi di Maurizio Mura alla batteria e Simone Uteri alla voce, che vanno ad affiancare il nucleo originario di Sergio Boi (chitarra) e Gianni Farci (basso). Il primo parto del combo sardo, frutto di una gestazione durata una manciata di mesi, presenta una band determinata e competente, che trae influenze dal rock alternativo anni ’90, combinandole con l’esperienza stoner e riversandovi sopra una colata di piombo fuso. La copertina a tinte fosche, riflessione sulla dualità della realtà distorta, ben suggerisce il contenuto della proposta musicale, articolata in cinque pezzi oscillanti tra riff rocciosi conditi da partiture poliritmiche di derivazione Tool e melodie vocali sofferte che lasciano sul palato un certo retrogusto grunge. Dall’iniziale “The Last Time”, cupa e rancorosa, si passa a “Walking Dead”, che strizza l’occhio a Kyuss e Orange Goblin ma aggiungendovi una pesantezza tutta metal. Il sound sterza verso il doom in “The Phoenix”, i cui giri di chitarra complessi e oscuri possono ricordare certi Obsessed o persino gli OverSoul di Dennis Cornelius. Nel brano più conciso, “Ashes”, sono ancora le influenze tooliane a farla da padrone, mentre a chiudere il cerchio è la decadente “Our God”.
Per tirare le somme, i Blacktones sfornano un prodotto valido, maturo dal punto di vista strumentale, che però rivela i suoi punti deboli nel cantato non ancora abbastanza personale e in un songwriting non del tutto messo a fuoco. Ad ogni modo si può parlare di un debutto incoraggiante, e la band ha di certo del potenziale da sviluppare. Attualmente presi dalla registrazione del primo full length, i quattro sardi sono una realtà da tenere d’occhio in particolare per chi apprezza la commistione di stoner, grunge e rock alternativo dalle venature progressive.

Davide Trovò