UNIMOTHER 27 – Unimother 27

Piero Ranalli è conosciuto nel sottobosco musicale italiano soprattutto per la sua militanza in gruppi come City Sewer System, Insider e Areknames, band assolutamente da ascoltare per comprendere come anche da noi ci sia chi suona con talento e passione. Unimother 27 è il suo progetto solista (dove è impegnato su tutti gli strumenti: chitarre, basso, synth, percussioni, voce), esperimento attraverso il quale può dare libero sfogo ai propri istinti sonori, quelli più nascosti e pulsanti.

In questo caso ciò che guida l’artista abruzzese è la passione per il kraut rock e la psichedelia, amori mai nascosti ma ora scandagliati nei minimi dettagli. Sono dunque il suono ‘krautedelico’ di Ash Ra Tempel, Cosmic Jokers, Tangerine Dream, Faust, Popol Vuh e la trance cibernetica di Chrome, ST37 e Farflung a guidare Piero lungo i 50 minuti di questo esordio, convincente sotto ogni punto di vista. Scrittura, esecuzione, stile, il mare placido illuminato da un sole rosso che campeggia in copertina esprime al meglio i contenuti dell’album.

Tutto ha inizio con un preludio, esaltazione meccanica della danza, vorticoso climax emotivo capace di placarsi solo quando partono le note di The Secret Vision, un tuffo nel cosmo a base di sussurri inquietanti, chitarre lisergiche, ritmiche paralizzanti e percussioni primitive. Flaming Lamp è una variazione sperimentale sul tema space trance rock, Native State un raggio di sole che squarcia le nubi e illumina una scura giornata di pioggia.

I 19 minuti di The Nature of All Things esaltano l’eclettismo di Piero: il respiro dell’universo vive attraverso il suono di un organo, echi e riverberi irrompono nell’atmosfera, un riff ripetuto, straniante e synths melliflui espandono la nostra mente, una ossessiva corsa verso Urano per portare a compimento la missione che i corrieri cosmici hanno iniziato oltre 30 anni fa. La conclusione è affidata a Without Center, sorta di sghemba ballata astrale, ricca di dissonanze e sperimentazioni elettroniche, una destrutturazione che cerca di dare ordine al caos. Come la natura di tutte le cose: aperta, vacua e nuda come il cielo, vuoto brillante senza centro né volume.

 

Alessandro Zoppo