E.X.P.

Direttamente dalla galassia stoner, atterrano nella città di Siena quattro elementi rumorosi che si nutrono dell’energia del rock’n’roll, del calore del blues e delle allucinazioni della psichedelia, dando vita ad una miscela sonora estremamente pericolosa per le nostre orecchie. Il loro album d’esordio Pachamama, è una vera e propria esperienza che ci fa “viaggiare” attraverso le epoche più svariate del rock. Abbiamo parlato con Nico Cascino, chitarrista e songwriter della “Confederazione Intergalattica”…
Tracciamo la storia degli EXP…
Beh, vuoi la storia ufficiale o quella vera? La prima racconta di quattro musicisti che nel 1997 progettano un’esperienza sonora da condividere nel tempo. Da quel momento, molti hanno partecipato alla realizzazione di alcuni dischi autoprodotti e a numerose jam (per le quali abbiamo un’inclinazione naturale) sui palchi d’Italia. La seconda racconta invece della permanenza nell’universo di un’interferenza che il centro di ricerca spaziale della confederazione intergalattica rappresenta sotto il codice E.X.P. Questa realtà extratemporale s’incarna periodicamente in vari luoghi dell’universo. Attualmente, per il pianeta Terra, il progetto E.X.P. è: Luca Cascino (bass), Jacopo Bimbi (vocals), Federico Buffi (drums) e me alla chitarra.

Rispetto alle prime produzioni, avete ulteriormente definito il vostro stile…
Sì, è maturata la consapevolezza che le cose troppo ferme, quasi sempre, sono inadeguate. All’inizio tendevamo a chiudere le strutture dei pezzi in forme abbastanza rigide. Questo facilitava l’esecuzione ma, a breve, finiva sempre che quelle sonorità non fossero più rappresentative come al momento della composizione. Chi scrive e suona canzoni è in perenne movimento, per questo ora E.X.P. è, più che altro, un’onda sonora in continua trasformazione.
In Pachamama confluiscono generi musicali anche molto diversi tra di loro…
Il nostro percorso è pieno di ascolti di vario genere, di stati d’animo, di alterazioni, di sudore, di asfalto, di locali saturi di nicotina… La miscela di cui parli è un effetto. Niente di stabilito a priori.

…naturale. Anche se si sente molto l’influenza del rock della Motor City…
Credo che i gruppi di Detroit di quell’epoca abbiano lasciato un segno importante soprattutto per la loro attitudine. Gruppi come i primi Stooges, testimoniano il ruvido bisogno dell’epoca di essere se stessi senza troppi calcoli. Le coordinate per le nostre influenze musicali, quindi, possono essere tracciate tra la Detroit fine ’60, la California dei Blue Cheer e l’Inghilterra del garage e della psichedelia dei ’60.

Ritornando ad oggi, come vivi la scena stoner?v
Come una riscoperta. Ragionando per generi, penso che “stoner” sia una categoria che comprende i tre stili musicali da te citati prima (r’n’r, blues, psichedelia). In quest’ottica la scena “stoner” forse esiste dalla seconda metà del secolo scorso. E, comunque, penso che un genere musicale sia utile per creare un fenomeno e descriverlo. Lo stoner, oggi, include molte band valide come 35007, the Heads, Earthlings? e Gorilla, con le quali, tra l’altro, abbiamo avuto il piacere di suonare. Da questo punto di vista il fenomeno è decisamente in crescita.

Anche per le band italiane?
Qui ci sono artisti che hanno molto da dire e che si trovano ad affrontare difficoltà oggettive maggiori per esprimersi: il costo esagerato degli studi di registrazione e degli strumenti musicali, le scarse competenze di molti tecnici, la cronica mancanza di posti per i live show. Tuttavia, negli ultimi anni, sono nate etichette discografiche che stanno facendo un ottimo lavoro e band davvero valide tra cui That’s All Folks!, Ufomammut e Vortice Cremisi, con ognuna delle quali abbiamo condiviso il palco e dei progetti in comune.

E come i T.A.F., anche voi siete approdati alla italiana Vinyl Magic 3, una delle migliori etichette stoner…
Infatti, è stato proprio durante un loro concerto qui a Siena, circa un paio d’anni fa, che abbiamo conosciuto Giorgio Pagnacco della Beard of Stars/VM3. Da allora gli abbiamo puntualmente mandato i nostri lavori considerando la sua opinione importante per la nostra evoluzione. Così è nato Pachamama.

A breve sarà pronto il vostro nuovo lavoro…
Sì, a gennaio ci sarà il missaggio del nostro secondo album che, tra l’altro, godrà della collaborazione di David Lenci e Gary Ramon dei Sundial!

Vuoi aggiungere qualcosa?
Mille ringraziamenti ed un vortice di baci per Anna Rita “La pachamama vibra pace e amore”.

E.X.P. ha detto.

Annarella

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