FOREST SWORDS
Roma – Circolo degli Artisti

Matthew Barnes è un simpatico ometto del Merseyside, contea del North West inglese. Look semplice e minimalista, al limite dell’eleganza da porn shooting, dal 2009 è Forest Swords, un tuffo nell’elettronica e nell’acida elaborazione sonora di suoni cupi e stranianti. Ricco di sfumature sognanti, groove avvolgenti e beat oscuri, nel suo oceano si percepiscono gli umori di Massive Attack, Tricky e Demdike Stare quanto le stratificazioni di Augustus Pablo, Hacker Farm e IX Tab. Dopo aver dato alla luce due EP (“Fjree Feather”, 2009; “Dagger Paths”, 2010) e il debut album “Engravings” (2013, Tri Angle Records), il musicista, designer e artista britannico fa confluire dal vivo le onde concentriche dell’electro trance, le distorsioni inquietanti della psichedelia deviata, un forte spiritualismo esoterico e i beat ballabili del dub più forsennato.
Forest Swords arriva a Roma per chiudere il tour che ha toccato le grandi città europee (aprendo per i Mogwai) e statunitensi (accompagnando How to Dress Well). Preceduto dal DJ set di Ben Saadi, Matthew propone un’ora di a/v show davvero affascinante. Sorprende innanzitutto il mood delle ritmiche: rallentate, spezzate, ellittiche. Come a voler interrompere il flusso ipnotico e strutturato per fermarsi a riflettere, a guardare dentro se stessi. Le manipolazioni elettroniche calibrano accordi di chitarra secchi e brutali, synth penetranti, flauti evocativi, droni dissonanti, ammalianti vocals. C’è qualcosa di ancestrale nella musica di Forest Swords: un rito arcaico, primitivo, meditativo, cavernoso. Heavy slow-mo pop, ha scitto qualcuno. Vero è che la penisola di Wirral ha fornito il contesto natuale necessario per far emergere questi spettri emozionali ed euforici. Aggiungete il basso potente dell’amico James (a tratti alquanto superfluo) e muri di suoni pompati a dovere e il risultato è un loop continuo, al quale abbandonarsi completamente. Brani sublimi come “The Weight of Gold”, “An Hour” e “Thor’s Stone” sono lì a dimostrarlo.
“Thor don’t mix energy / Magic hammer don’t mix energy / Justice don’t mix energy / And judgement don’t mix energy”.

Alessandro Zoppo