MOTORHEAD
Venezia – Venice Rock Festival

Dopo il ricovero di Lemmy avvenuto per disidratazione lo scorso luglio, ed il conseguente annullamento delle quattro date italiane, speravamo un pò tutti nel recupero (anche parziale) della tournè italiana.Così è stato, grazie anche agli organizzatori del “Venice Rock Festival” che non hanno tradito le aspettative, riuscendo a portare i Motorhead a Venezia proprio la sera di ferragosto!Sera di ferragosto anomala visto il freddo patito, alle tre e mezza del mattino la temperatura era attorno ai 12°C!
Ma veniamo al concerto: palco delle grandi occasioni quello del “Venice Rock Festival”, neonata manifestazione nostrana che punta ad imporsi nel panorama dei numerosi festival estivi con serietà e professionalità .La manifestazione è inserita in un bel contesto, un enorme spazio aperto alle porte di Venezia, inserito nel verde del parco tra il fiume Brenta e la laguna.
Arriviamo alle 22.00 e la zona davanti al palco è già stracolma di gente che invoca a gran voce il nome del terzetto inglese.Il tempo per un paio di birre ed uno spuntino (numerosi i punti di ristoro) e, alle 23.00 precise, entrano in scena i Motorhead.
Sin dalle primissime note si capisce che i tre sono in forma strepitosa.La voce di Lemmy è marcia al punto giusto (gli ospedali tedeschi l’hanno rimesso decisamente a nuovo) mentre (il chitarrista) (che si presenta sul palco mascherato con il tipico costume veneziano ) spara riff a ripetizione, tramortendo il numeroso pubblico accorso con una vera e propria ondata di puro rock & roll!!!
Lo show si sviluppa bene in un continuo crescendo con Lemmy e Co. impegnati a riscaldare un pubblico che si dimostrarà , alla fine del gig, difficile ed un pò freddino (a causa, forse, della temperatura atmosferica?). I Mothored sono, invece, impeccabili complice una scaletta che spazia dall’ omonimo full-lenght d’esordio, ai pezzi composti degli anni ottanta fino ad arrivare all’ultima fatica intitolata “Inferno”, concludendo il tutto con quel classico che risponde al nome di “Ace Of Spades”.
I tre inglesi sono stati, a mio avviso, autori di uno show strepitoso.I siparietti di Lemmy con il pubblico, le pose tamarre di Phil Campbell e le sfuriate di Mikkey Dee (autore, a metà concerto, di un assolo di circa dieci minuti, che ha lasciato il sottoscritto e moltissima altra gente a bocca aperta), unite alla storica musica dei Motorhead (tra le altre cose complimenti vivissimi ai fonici del “Venice Rock Festival”, è davvero raro assistere a dei concerti estivi dove la qualità sonora sia eccellente come in questa occasione) hanno generato una serata perfetta sotto tutti i punti di vista.
Peccato solo che il pubblico non abbia reagito a dovere.In un contesto del genere mi aspettavo di assistere a scene memorabili ed invece sono restati (quasi) tutti bellamente tranquilli a gustarsi il concerto.
Durata totale dell’esibizione: 1 h e 10 min:Un pò poco direte voi, ed invece no, è rock & roll (veloce e furioso) e, considerati i 60 anni di Lemmy (ed i 30 di attività dei Motorhead) , direi che il tempo dell’esibizione è stato più che sufficiente, anche perchè i 3 hanno tenuto il palco in maniera ottimale senza commettere nè errori nè sbavature alcune. Uno show perfetto, insomma!!!
Grazie quindi ai Motorhead ed agli organizzatori del “Venice Rock Festival” ai quali auguriamo tutto il meglio possibile e di continuare così come hanno iniziato, proponendo anche negli anni a venire musica di qualità a prezzi accessibili (il biglietto costava 15 euro) puntando, magari, un pò di più sulle band della scena nostrana (per la cronaca il “Venice Rock Festival” ha ospitato anche Alix, OJM e Small Jackets a luglio).

The Rawker