NASHVILLE PUSSY
Firenze – Flog

Chitarre infuocate, tette, sudore:Questo è rock’n’roll.

L’ultima volta che li ho visti risale a 7 anni fa (tour del debut Let Them Eat Pussy) e devo dire che li ho trovati migliorati un bel po’: ora sono più compatti, carichi, decisi.
Arrivano sul palco e subito ci assalgono con tonnellate di riff che non ci daranno tregua fino alla fine: Ruyter è veramente una chitarrista sublime, piena di carica, stile ed esuberanza che riporta ai bei tempi dei Rose Tattoo (di cui eseguiranno l’immancabile Rock’n Roll Outlaw). In forma smagliante il chitarrista/cantante Blaine che ci delizia con divagazioni sociali su droghe e sesso, sempre stranamente calmo il batterista Jeremy e decisamente tonica la nuova bassista Karen , buona come il pane.
I pezzi in scaletta sono presi qui e là dalla loro discografia in quantità abbastanza omogenea, dall’esordio all’ultimo Get Some: volete qualche titolo?
high as hell, keep on fuking, pussy time, shot first and run like hell, come on come one, she’s got the drugs, piece of ass, hate and whiskey, hell ain’t what is used to be, one way down, snowblind, hot rod, go motherfucker go, goin down, oltre alla cover nutbush city limits (di Ike & Tina Turner).
Insomma fino alla fine non mollano la preda, escono per qualche minuto poi tornano acclamati a gran voce per i 2 pezzi finali ma i fans sembrano non essere mai sazi: nel post concerto si dimostrano molto disponibili per foto, autografi e chiacchere.
Numeroso il pubblico (merito anche del biglietto di soli 10€), il concerto è durato… boh, mica guardavo l’orologio!
Rock’n’roll all’ennesima potenza, energia, grandi riff: la prossima volta non ve li dovete perdere, io vi ho avvisato.

Fraz Cogan