AA.VV. – Desert Sound – The Spaghetti Session #01

Finalmente qualcosa si muove. Lo stoner, la psichedelia, il rawk’n’roll, il doom. Uniti sotto la bandiera italiana. Nessun nazionalismo, ovvio, è solo la gioiosa realizzazione di un progetto pensato da tantissimo tempo ma mai portato a termine. Una compilation di band nostrane, realizzata con pochi mezzi ma con grinta, attitudine e determinazione assolute. Ci riesce Perkele.it, con la fondamentale collaborazione del portale Omegagenerator.com (figlio di Stonedgods.com) e dell’etichetta sarda Wuck Records. Il risultato è questo “Desert Sound – The Spaghetti Session #01”, disco che in 16 brani racchiude le promesse e i pilastri della scena stoner psych doom italiana.Una comunione di forze che promette bene soprattutto per il futuro, perché i “nostri” generi preferiti possano consolidarsi su una base quanto mai solida. Se le premesse sono queste, allora perché non poter credere in una nuova stone(d)r revolution… A partire dal bellissimo artwork sexy lisergico di sir Kjxu (aka Fabrizio della Wuck) e dal lavoro prezioso svolto da Bokal e Zmudah dei T.H.U.M.B. per il master finale. I risultati arrivano infatti oltre ogni più rosea aspettativa. Anche perché tutte le band coinvolte nel progetto hanno dato il 101 per centro. Ed è a loro (oltre che alla Perkele community, ovvio) che va il merito della riuscita complessiva del disco.
Si inizia alla grande con lo stoner roccioso di “Comin’ free” ad opera dei 5WD (gli Awesome Machine italiani, come li ha definiti qualcuno…), per poi proseguire con la splendida “Let me in” dei Third Stone From The Sun. “Spain ’87” dei Deadpeach ci porta in assolati territori garage fuzz, “Lode” dei Jarawa è uno dei brani più singolari del lotto: psichedelico, oscuro, irregolare. Da assaporare a luci spente dopo un hashish party… L’impatto lo riportano i T.H.U.M.B. con “Black doll”, song al limite del doom che strizza l’occhio agli Electric Wizard. Alla velocità ci pensano i Gonzales, la cui “Dark mood” è puro punk’n’roll da strada. “No welfare” è il biglietto da visita dei Vortice Cremisi, una delle prime stoner band italiche, capace di unire l’heavy psych ad asprezze dark e ad una visionarietà lisergica. I Black Hole Of Hulejira mettono invece da parte il loro consueto marciume sonoro e con “Tropic” ci trascinano in pieno desert sound.
Altra corsa, altra conferma: gli Alix con “Ground”, title track del loro nuovo lavoro, non a caso votato tra i migliori dischi del 2004 dai lettori di Perkele. Se la singer Alice ispira morbidezza e fascino, ci pensano gli Hellvis (oggi Evilgroove) a garantire pesantezza e groove. La loro “When hell freezes over” è puro groovy sexy rock. Allo stoner fuzz sono devoti assoluti gli E.X.P., che in “Retinal circus” ripetono in chiave doomy i fasti del loro debutto “Pachamama” (ma a quando un nuovo album?). Il rock’n’roll isterico di “I love you” ci fa scoprire The Moki Snake Dance, mentre The Stoneflower ci riportano al magico hard psych dei ’60/’70 con “Two day (and other one)”. “Hot leaf” fa degli Psychocritters una promessa assoluta (il loro rawk’n’roll sporcato di garage è lava bollente!), “Do the fish” dei Too Mera B. rallenta i tempi e ci regala ultra stoner rock da tramandare ai posteri. A chiudere il dischetto ci pensano i veterani Skywise: in attesa di un nuovo disco, “Into thick air” è una strumentale che tra heavy, psych e doom fa faville.
Se si pensa che il costo imposto di questo cd è 10€, non sappiamo cos’altro dirvi per convincervi a sostenere questo progetto.
The italian rawk pirates invasion has begun!

Alessandro Zoppo