BEVIS FROND – Hit Squad

Una copertina degna della locandina di un film poliziesco anni ’70 di serie B presenta il nuovo, Hit Squad di Nick Saloman & Co. La formazione è quella degli ultimi lavori, con la sola sostituzione del batterista Andy Ward con il nuovo arrivato Jules Fenton, e come il solito tutte le composizioni portano la firma di Nick Saloman. Come d’abitudine nelle ultime uscite i pezzi sono parecchi (diciotto) e va subito detto che questo lavoro mi è proprio piaciuto, più dei precedenti, segno tangibile di una vena compositiva del vecchio Nick quanto mai ispirata. Come al solito ci vengono proposte le più disparate influenze del rock degli ultimi trent’anni (e qualcosina in più forse), il tutto ottimamente amalgamato nell’inconfondibile stile Bevis Frond. Si va dal garage beat da antologia della titletrack e di It’s A Gut Thing a pezzi grintosi come Dragons e Mission Completed, fino ad arrivare a brillanti ballate intimiste come la lunga e conclusiva Fast Falls The Eventide, velata di psichedelica e space rock. Squisito l’aroma Canterburiano dei fiati in All Set? e del synth in No Attempt, incisivo il riff di Doing Nothing, belle le melodie e i suoni delle molte ballate distribuite lungo i 78 minuti del CD, ottima la scelta dei suoni in tutti i pezzi. La chiusura del disco è da capogiro con l’ottimo lavoro chitarristico di Am I Burning?, un mid-tempo dal riff hendrixiano, e con la lunga e straniante Fast Falls The Eventide, cupa poesia decadente dal mood malinconico.Lo stesso Saloman, che ha firmato di suo pugno le note per la stampa, ha definito Hit Squad come uno dei suoi lavori più brillanti e non posso far altro che trovarmi d’accordo con l’artista che ha messo assieme la miglior raccolta di canzoni a nome Bevis Frond degli ultimi anni.

Bokal