BLACK RAINBOWS – Twilight the Desert
Black Rainbows, ispirato nome dietro cui si cela la mente di Mr. Gabriele Fiori già con Void Generator (per chi non lo sapesse, una delle più valide band stoner italiche).Questo disco, registrato ormai due anni fa, è completamente opera di Gabriele che per le registrazioni si è circondato di due loschi figuri provenienti da Thrangh e Nahui. Nel frattempo la line-up si è consolidata in forma stabile con Dario Epifani al basso e Daniele Conti alle pelli e piatti caciaroni e il disco ha finalmente visto la luce. Finalmente perchè si tratta di una serie di canzoni che rafforzano l’idea che in Italia i figli dei Sabbath e dei Kyuss si stanno moltiplicando e prendendo forza.
Quello che ci si trova nelle orecchie con questo “twilight in the desert” è un bell’esempio di desert rock maturo ed energico, i riferimenti a band più o meno famose del genere si sentono (Kyuss, Sabbath, Natas su tutti) ma con il marchio di fabbrica italiano nelle linee vocali. Per il maligno senso di inferiorità che continuamo a nutrire verso l’estero è doverosa la precisazione che questo disco, come tante altre produzioni italiche, non ha niente da invidiare a ciò che sta venendo da oltreconfine. Non lasciatevi influenzare dalla provenienza della band insomma, e invece lasciatevi trasportare dalle accellerazioni di “comin’ down the mountains” e “follow your pattern”, o dai ritmi a 100mph di “shaman visions” e “mind revo”.
Insomma, un’altra ottima band targata IT. Il consueto augurio alla band di devastare quanti più palchi possibile e il consueto consiglio al pubblico di alzare il volume.
Federico Cerchiari