BLUE CANTINA, THE – The Laguna Sessions

Potrei tranquillamente dire che questo ep è imbarazzante per bruttezza e la proposta musicale ha lo stesso apporto qualitativo dell’ultimo greatest hits di Gatto Panceri. Sempre che ne abbia fatto uno. Potrei dirlo e l’interessa di critica e sostenitori , per i The Blue Cantina, non si sposterebbe di un millimetro, alla luce del fatto che Rockerilla, Rockline, La Stampa, ondalternativa e non ricordo chi stravedano per questa band. Solo che se dicessi che sono una manica di pagliacci, sarei il primo a meritare l’appellativo di “pagliaccio”.In effetti i riconoscimenti vinti dalla band (MEI ’04, Ravenna Big ’01, Sanremo Rock ’05, trend & Blues…tutti vincitori o comunque sul podio) sono dati obiettivi, così come l’esposizione mediatica ottima su canali nazionali (Raidue, Scalo 76, Sky, Sportitalia, RockTv, Italia) è sicuramente qualcosa da prendere in considerazione. Per non parlare del fatto che abbiano aperto spettacoli di vari artisti (Shandon, Toto & tarantula, Beppe Grillo), ed ultimo ma non ultimo che questo ep l’abbiano registrato al red House di Senigallia, dietro la supervisione di Andrea Venetis.
In sintesi è anche noioso quando devi recensire un ep di un artista che è emergente solo a livello formale, perchè i The Blue Cantina sono un’ottimo quartetto proveniente da Ravenna, che si dedica anima e corpo a suonare del sano, datato (perchè oggettivamente non c’è innovazione, ma questo non è assolutamente una pecca), sudato e divertente Rock n’ Roll. Nel vero senso del termine, divertente, perchè i cinque brani si caratterizzano per la loro melodia accattivante, per il fascino dell’easy listening, ma con gusto.
Non vi dovreste sentire dei poser se vi accorgereste di apprezzare The Mosquito, open track dal riff accattivante, il ritornello incredibilmente piacevole e un banjo al bacio. Né dovreste chiedervi se state tradendo il Rock se apprezzate le note di Tight, o di Fakir. Canzoni gustosissime, con testi semplici e diretti. Questi quattro ragazzi – Filo, Burdo, Sym e Luigi – ormai hanno già sfondato ed io sarei felicissimo se le classifiche e le radio fossero invase dai loro brani con quest’appeal così genuino, solare, godereccio e sanguigno. Il Rock n ‘roll vicino al blues e al country, per poter riportare un po’ di aria pulita nelle frequenze nazionali.

Gabriele “Sgabrioz” Mureddu