DOGS FOR BREAKFAST – Rose Lane Was Tucker’s Girlfriend

I Dogs for Breakfast vengono da Cuneo (nuova capitale del suono storto?) e picchiano duro. Piccoli fabbri del rumore, ci danno dentro a più non posso. Nati dalle ceneri degli Slaiver, “Rose Lane Was Tucker’s Girlfriend” è il loro ep di debutto: cinque brani per 22 minuti di furia iconoclasta e (auto)distruttiva, pastone fangoso di noise e metal core di una potenza davvero notevole. Merito della produzione di Giulio Favero (un nome una garanzia) e del muro impenetrabile che Paolo (chitarra), Andrea (batteria) e Fabio (basso, voce) erigono a protezione del loro fortino.Cinque capitoli di violenza incontrollata e incontrollabile che si snodano lungo la vicenda di Rose Lane, condannata al peccato, alla ricerca della vendetta e avviata alla redenzione. Una disperazione che forgia un sound oscuro, magmatico, corrosivo. “The Beginning”, “Blood River” e “Your God Is Gone” sono composizioni arrembanti, senza tregua, drammatiche. Sembra che Unsane e Botch si siano trasferiti sulle Langhe. I rallentamenti neurotici di “I’ll Guide Your Soul” fanno male per la perizia con cui sono orchestrati; la conclusiva “Three Steps to Salvation” vede il sax di Luca T. Mai (Zu) infliggere tagli profondi sulla nostra pelle, ormai destinata alla putrefazione.
La pretesa adesso è legittima: avere insieme sullo stesso palco Dogs for Breakfast, Cani Sciorrì, Treehorn, Ruggine, Dead Elephant e Io Monade Stanca. Abbiamo tutti voglia di sanguinare.

Alessandro Zoppo