FU MANCHU – Go for it – Live

Ma quanti live album hard rock e metal sono usciti in questi cinque mesi?? Gli hard-stoners Fu Manchu, scaricati dalla Mammoth records per le scarse vendite di ‘California Crossing’ approdano alla ‘mamma’ Spv e per testare il terreno – leggasi anche recuperare i tanti fans delusi dall’eccessiva pulizia e mancanza di mordente del precedente album – mettono sul mercato questo doppio live che cattura l’energia stradaiola della band californiana.
Ottima mossa, anche se due cd dal vivo sono effettivamente troppi: i Fu Manchu non sono i Judas Priest, voglio dire, non hanno un repertorio talmente ‘mitico’ da giustificare un’opera così monumentale.

Secondo appunto da fare: dell’anima psichedelica che all’inizio caratterizzava Scott Hill e soci qui non troviamo praticamente traccia avendo la band preferito puntare tutto su quell’hard rock diretto e groovy che fa comunque parte del loro dna. Un approccio ‘in your face’ che alla fine stanca.

Due cd così non si riescono a reggere per intero. Peccato perché la prova è di per sé buona, con Scott Reeder in grandissima forma dietro la batteria e uno Scott Hill la cui voce migliora pezzo dopo pezzo. I Fu Manchu meritano anche un suono meno pulito che possa trasmettere la reale ‘botta’ che riescono a dare sul palco. E poi, vista la lunghezza del disco, sarebbe stato più intelligente scegliere una scaletta meno monotona.

Questo live è il primo passo falso della band in quasi dieci anni di carriera, anche se, ci scommetto, sono stati determinanti le scelte dell’etichetta.

Ritengo che i Fu Manchu devono essere ascoltati in un concerto vero e proprio. Lo stesso titolo lo suggerisce: andateli a vedere dal vivo, appunto, e tralasciate questo disco a meno che non vogliate avere tutto, ma proprio tutto, di loro.

Francesco Imperato