GONZALES – Hell drive

Punk rock’n’roll al fulmicotone quello dei Gonzales, formazione che nasce nel 2004 sulla spinta di Marquee Monn (chitarra), B. (basso), Mark Simon Hell (chitarra) e Pam Christensen (batteria), tutti già attivi in formazioni locali quali Cosmogringos, Stillicidio, Ohuzaru, Nab e Berlusconi SS, gruppi divisi tra impegno crust hardcore e spensieratezza garage psichedelica.Ciò che ci propone “Hell drive” è dunque un concentrato di punk, rawk’n’roll adrenalinico, garage e hardcore. Parti miscelate alla perfezione, servite da una produzione sin troppo grezza (un po’ di pulizia in più non avrebbe fatto male) ed unite per un risultato piacevole e divertente. Ma attenzione, i Gonzales ci aggiungono ampie dosi di impegno militante, evidente leggendo le lyrics di pezzi granitici e veloci come “Authority abuse” (grande chorus!) e “Pain in the ass (for Silvio B)”.
Ovviamente c’è molto altro. C’è il rock’n’roll grezzo, venato di garage e tirato a mille di “Dark mood”, “The mourners appear (Shout your rahe)” e “Waves of luxory”, trainato da chitarre roventi, ritmiche che pestano senza sosta e vocals incazzate che creano un concentrato di energia allo stato puro. Ma c’è anche il punk rock tosto e rabbioso, capace di alternare velocità allo stato brado (“Da gangsta”) e furia pacata, decisamente ragionevole (“Loose thoughts”, “Venice 2004”).
Insomma, i Gonzales ci sanno fare e con la loro miscela di Zeke, GG Allin, Hellacopters e Social Distortion pur non inventando nulla di nuovo ci deliziano per una buona mezz’ora. Ora la palla passa al palco, dal vivo i cinque promettono scintille.

Alessandro Zoppo