Herba Mate – The Jellyfish Is Dead and the Hurricane Is Coming
È sempre un piacere ritrovare gruppi che credevi “dispersi”. In questo caso il riferimento è per gli Herba Mate, ottimo trio romagnolo che avevamo apprezzato nel 2005 con l’EP di debutto “A Desert Section“. A cinque anni di distanza, con l’esperienza dei vari concerti macinati in giro, Andrea (chitarra), Alessandro (basso, voce) ed Ermes (batteria) tornano con il disco d’esordio, “The Jellyfish Is Dead and the Hurricane Is Coming“.
Sorprende innanzitutto la professionalità della confezione (per un album autoprodotto): gustoso packaging cartonato, disegni visionari di Mauro Sergio Neri da Silva, fotografie che riassumono tutto un immaginario.
I nove pezzi del lavoro sono infatti la perfetta esemplificazione del modo di suonare quello che la stampa di settore ha definito desert rock. Gli Herba Mate peccano di personalità, perché spesso durante l’ascolto del disco aleggia lo spettro del “già sentito”. Tuttavia è un difetto che gli si perdona, perché scrittura, esecuzione e produzione sono su livelli molto alti. Come dire: il sano genere che ribalta l’autorialità a tutti i costi.
Dove i tre riescono meglio è nei passaggi strumentali stile Yawning Man e Los Natas, come nel caso della bellissima “Imargem”. “Nicotine”, “Bugs” e “Tres Estrellas” variano il percorso spostandosi verso i sapori robotici delle “Desert Sessions”, con un piglio maggiormente heavy e psichedelico.
I brani cantati tendono invece verso il modello tradizionale di Kyuss e Queens of the Stone Age. Sempre con una connotazione italiana però, che rimanda ai migliori fenomeni tricolori di oggi (“Aragosta vs Panther ” e “1 to 65” possono essere annoverate nello “stile italiano” di Zippo e Gandhi’s Gunn) e di ieri (“Dos Estrellas” è nervosa e scattante quanto le emozioni allucinate dei Vortice Cremisi).
Un’attesa ripagata con fiducia dunque. Complimenti anche al progetto idea4usonly, collettivo di cui gli Herba Mate fanno parte, che raduna altre importanti realtà della zona e si propone di supportare le singole band e di organizzare eventi in campo musicale e artistico.
Alessandro Zoppo