JET – Shine On
Secondo album per i Jet, quartetto australiano che col debutto “Get born” aveva attirato le simpatie di critica e fan. La prima domanda che viene in mente ascoltando questo nuovo disco è “perché?”. Possiamo capire che ormai il livello della musica rock sia scaduto e quindi bisogna esaltarsi non appena esce un gruppo appena superiore alla media, ma ascoltando “Shine on” proprio non si riesce a capire come i Jet possano avere suscitato tanto clamore con l’album precedente. Va detto che mentre il debutto aveva un tiro maggiormente rock, questo nuovo album mostra il lato soft della band, intenta a prodursi in ballate rock dal tipico mood crepuscolare inglese come “Bring it on back”, “Skin and bones” e la title track.Dove i nostri mostrano la loro migliore verve è in canzoni come “Put your money where your mouth is” (scelta, infatti, come primo singolo), “Come on come on” e la seguente “Stand up”, song dotate di un’accattivante tiro rock. La conclusiva “All you have to do” diventerà la loro ballata da stadio, col suo inizio soffuso che lascia spazio ad un crescendo drammatico e dai toni quasi psichedelici, prima di evolversi in un dolce finale acustico (la somiglianza con “Champagne supernova” degli Oasis è imbarazzante). Sembra che i Jet siano come stati folgorati da un’irrefrenabile passione per i Beatles, e il quartetto finisce per diventare l’ennesima band che mostra il suo amore per i quattro di Liverpool. Molti diranno che gli Oasis lo fanno da sempre; solo che gli Oasis hanno un certo Noel Gallagher che scrive le canzoni e un certo Liam Gallagher che le canta; ci siamo capiti vero?
Marco Cavallini