Kavod – Wheel of Time
La vibrazione naturale dell’universo risuona nella musica dei Kavod, giovane power trio che arriva da Perugia. Wheel of Time è il loro primo EP, composto da tre brani di musica pesante e meditativa, palesemente influenzata dagli Om di Al Cisneros.
Le variazioni su un tema includono però i riff di chitarra semplici ed essenziali di Edoardo, appoggiati al basso di Francesco e alla batteria di Alessandro. Vanno al cuore della musica heavy psych i Kavod, non caso il loro nome richiama il termine ebraico “gloria”. Ma la radice Kbd significa anche “essere pesante”. Eccola qui l’essenza del progetto e di queste tre composizioni.
La band umbra vuole esplorare diversi aspetti di un unico suono. Le innumerevoli sfaccettature che rimangono le lasciano a chi preferisce vivere al di fuori delle metafore. Lo dimostra la mistica e multisensoriale Samsara, incessantemente in moto come il celebre film di Rock Fricke, mentre la successiva Absolution funziona meno nella sua devastante compattezza in direzione riff filled land.
Ci vuole la conclusiva Mahatma, con la sua ipnotica lentezza e quella patina di sacralità oscura, per riprendere il filo del discorso e chiudere il viaggio, tranquillo e pacato, che era cominciato come monaci tibetani che realizzano affreschi di sabbia. “This is Meditative Doom from Holy Mountain”, dicono loro. Avanti così, aggiungiamo noi.
Alessandro Zoppo