MAC BLAGICK – Mac Blagick
Che strano gruppo questi Mac Blagick. Il disco che ci propongono è il loro debutto assoluto e a quanto pare i quattro si sono guadagnati una certa fama grazie a stravaganti e coinvolgenti esibizioni dal vivo. Sensazione che viene confermata ascoltando gli otto brani qui presenti: un bizzarro heavy rock, che pesca dall’hard dei 70’s quanto dal metal classico, passando per impalcature progressive, scintillanti folgorazioni sleaze glam e una sana passione per quello che una volta i critici definivano art rock.Insomma, un piatto appetitoso seppur difficile da digerire al primo ascolto. Non basta infatti immaginare una fusione di Thin Lizzy, T. Rex, Sir Lord Baltimore, Iron Maiden, Agony Bag, Alice Cooper e Kiss per comprendere in pieno il contenuto di questo album. Brani epici e possenti come “Domination” e “Lyin’ king” si alternano ad altri melodici e pungenti (la bellissima “Murder”, “Good morning little schoolgirl”), evidenziando le qualità spiccate della band. Che certo non si accontenta, aggiungendo una ballata notturna appesantita a dovere (“Girl of the storm”) o un hard blues libidinoso quale “Stars”.
Vocals altamente espressive (il singer Marino Funketti – !!! – passa con agilità dal falsetto a toni evocativi), ritmiche dinamiche, chitarre infuocate che si intrecciano spesso e volentieri. Sono questi gli ingredienti che fanno del gruppo svedese una realtà particolare da tenere d’occhio. Groove, sottili melodie, un alto tasso di spettacolarità. La ricetta dei Mac Blagick è questa. Una esperienza corporea ed erotica oltre che sonora.
Alessandro Zoppo