MADKIN – Resig(Nation)

Grunge/punk ruvido che si nutre di suoni alternative e garage senza belletto, quello che furoreggiava già al morire dei ‘plastificati’ anni 80 per opera di Mudhoney, Nymphs, The Gits, e le miriadi di altri che non uscirono mai dalla botola di cantine disagevoli, ad onta del fenomeno di costume che travolgerà i media qualche stagione dopo: questo suonano i Madkin, gruppo capitanato dalla chitarrista/cantante Serena Jejè e completato da Giuseppe (chitarra), Francesco (Basso) e Riccardo (drums). Travolgente r’n’r dal groove bello tosto è la prima “My Zen”, con Serena che le suona a tante starlettes blasonate, mentre più tipicamente costruita su passaggi che cambiano di umore è la seguente “Kid Banf”.La semi-ballata sbilenca “Blue Sun” riporta ai Nymphs o anche a certi Dinosaur jr. in giornate piovose, ed è tra i brani più calibrati del lotto. Aperture psycho marchiano a fuoco “Oblomov”, mazzata di duro grunge ipnotico, e l’atmosfera si inacidisce ulteriormente nelle melodie ad ampio respiro, ma sempre in cima alla punta della lama, di “The Lunar Cycle”. Gran bel dischetto, addirittura commovente nella sua totale dedizione al riot sound, e con cinque canzoni riuscite.

Roberto Mattei