MASS, THE – City of Diss
Dalla sempre più intraprendente Crucial Blast arriva una proposta alquanto sorprendente come questi The Mass, autori in precedenza di un Ep e al debutto sulla lunga distanza con questo City of Dis. Punk-jazz, art-metal, progressive-grind.. difficile trovare una definizione ben precisa per lo stile di questi quattro americani: vi basti pensare che le note promozionali dell’etichetta chiamano in causa paragoni con Fantomas, Mr Jungle, Shellac, John Zorn o Frank Zappa! Sostanzialmente il disco si basa su frequenti cambi di tempo e di mood, break chitarristici alquanto pesanti e passaggi jazzati sottolineati dal sax del singer Matt Waters: ne è un chiaro manifesta il pezzo di apertura, La Porc, che nei suoi cinque minuti di durata sublima tutta l’arte di questo combo passando da momenti grind a parentesi più rilassate in bilico tra progressive e jazz. In lunghi pezzi come Trapped under A Ice o We Enclave Elves To built Our Death Machine (di cui è incluso anche un video live) il gruppo riesce ad espandere ulteriormente le intuizioni affiorate nel pezzo d’apertura, raggiungendo probabilmente l’apice di un lavoro alquanto spiazzante e schizofrenico. Su Buttlip sembra quasi di assistere ad un aggiornamento metallizzato dei certo progressive-jazz dei seventies (mi hanno fatto venire in mente vecchi lavori di Wyatt!), mood ripreso anche nella finale Marca Dos Invernos, dove gli improvvisi assalti chitarristici tornano a scuotere l’ascoltatore.Un lavoro sicuramente di non facile ascolto ma sorprendente e degno di almeno un ascolto: con questa release la Crucial Blast si conferma una delle etichette più interessanti del panorama underground e per le ardue e stupefacenti scelte artistiche non posso fare a meno di paragonarla alla più famosa e rinomata Relapse!
Bokal