MR.MAN – Belverde

Davvero interessante questa doppia uscita dell’etichetta indipendente Desert Fox che unisce due facce della medesima medaglia, i Mr.Man e gli Oak’s Mary. Si tratta infatti di due band piacentine nate dalla stessa costola, ossia dall’operato di Riccardo “Cavitos” Cavicchia, il quale nel 2001 dà vita ai Mr.Man (cimentandosi alla voce e alla chitarra) in compagnia di Paolo Ribecchi (basso). Ai due si aggiungono poi Carlo Cantore (batteria), Francesco “Franzisco” Mancuso (voce), Paolo Costanzo (violino), Andrea “Crave” Travedi (lap steel) e Giacomo Cavagna (percussioni e batteria aggiunta).
Dopo un promo di 5 pezzi registrato nel 2002 a Genova negli studi di Tommy Talamanca, giunge ora il momento del primo full lenght ufficiale, “Belverde” (dal nome della cascina dove sono state concepite le canzoni). Ciò che ne viene fuori è un desert rock incisivo e suadente, capace di ricreare certe atmosfere sabbiose ma anche di spaziare nei vari registri che l’improvvisazione consente. Le influenze citate dalla band stessa sono le più disparate: Queens Of The Stone Age, Melvins, Mark Lanegan, Sophie Ellis-Bextor, Blondie, Astor Piazzolla, Tom Waits, i Doors… un miscuglio che in effetti riflette la grande varietà di stili presenti sul disco. Non a caso si alternano frizzanti episodi hard rock (l’iniziale “Cherry lady” con i suoi ammiccamenti allo stoner, il funky di “Pura vida”, lo sfrenato rock’n’roll da generator party di “Nods or finger”) a spunti contorti e cibernetici che strizzano l’occhio alle “regine” di Josh Homme e ai grandiosi Fatso Jetson (“Sweet sister”, “These visions of you”).

Il violino di Costanzo dona grande raffinatezza alle composizioni e se spesso è il deserto (esteriore ed interiore) ad essere evocato (marinaresco in “Fatso buda”, afoso ma rilassante in “One more jingle”), in “Telling lies” vengono alla mente tenui scenari esotici. Dunque un eclettismo molto spiccato, dimostrato anche nel robotico indie rock psichedelico di “Runaway robot” e nello psycho rock strumentale della bellissima “Guns of Navarrone”. Da tenere d’occhio questi Mr.Man, non fosse altro per la loro abilità di songwriting che in un contesto come italiano al momento non ha pari.

Alessandro Zoppo