MR. PLOW – Cock Fights and Pony Racin’ / Asteroid 25399

Di fronte ad una band come i Mr. Plow non si sa mai come porsi: derivativi ai massimi livelli (scusate il termine ma in tal caso non se ne può proprio fare a meno!), al tempo stesso godibili e tosti sotto tutti i punti di vista (stilistico, compositivo, tecnico). Dopo aver ascoltato i loro due lavori non si può far altro che abbracciare il versante favorevole: questi quattro ragazzi di Houston sono dei simpaticoni. Suonano per passione dopo essersi sparati dosi massicce di Fu Manchu e Kyuss e la genuinità che li contraddistingue ripaga.Prima emissione è stata “Cock Fights and Pony Racin’”, nove tracce che fin dall’iniziale, travolgente “Festivus” mettono in chiaro gli intenti del gruppo: suonare uno stoner rock roccioso e divertente, vagamente psichedelico e senza troppe pretese. Tracce come “Master Blaster” e “Autozone” sono autentici tributi al sound dei Fu Manchu, altri episodi (“Ode to Carlo”, “Louder than Larry”) sparano riff e ritmi sostenuti sulla base di esilaranti storie personali (il Carlo Rossi dell’ode è un noto produttore di vino…). “The Dude” omaggia il grande Drugo Lebowski, la conclusiva “From the mouth of Gandalf” è una epica cavalcata ‘kyussiana’ di 12 minuti divisa in nove parti e dedicata ai miti creati da Tolkien. Tutto quadra dunque: un prodotto di genere da godersi senza farsi troppi problemi e premendo il tasto ‘off’ del cervello.
Ben più sostanza ha invece il nuovo “Asteroid 25399”: la qualità delle composizioni è cresciuta, i brani girano a meraviglia, le soluzioni melodiche restano appiccicate fin dal primo ascolto. E cosa importante non vanno via… A fuzz e wah wah debordanti si affiancano pulsioni psycho grunge (ascoltare “Malachi” e la notturna “Ballad of Billy” per credere) e tentazioni heavy blues (resistere al fascino da loser della bellissima “Dead Eye Dick” è veramente difficile). La sostanza eccitante rimane però lo stoner duro e puro, quello che rende “Proteus” e “Telepathic Butterflies” pezzi da novanta, autentiche bordate suonate con sudore e sorriso sulle labbra. Ok, l’originalità non è di casa, però Greg (basso), Dave (batteria), Jeremy (chitarra, voce) e Justin (chitarra, voce) incarnano alla perfezione lo spirito verace del rock’n’roll, quello ‘cazzone’ e spensierato.
Poi insomma, un gruppo che si chiama come Homer ‘Mr Spazzaneve’ Simpson non può non essere amato…

Alessandro Zoppo