MUSCULUS – Six Pack

Dalla Finlandia con furore, un quintetto di ribaldi si lancia all’assalto brandendo sei pezzi di rock sferragliante o, a loro dire, sei “inni heavy psych rigonfi di testosterone”. Fil rouge dell’EP d’esordio dei Musculus sembra essere il divertimento, e ce lo dicono il titolo, la copertina e, aspetto nient’affatto trascurabile, la musica stessa. Ma non fatevi ingannare, se l’addobbo è palesemente goliardico, il sound è di una compattezza mica da ridere: diretto, a tratti fosco, a tratti stemperato, ma sempre – perdonate il gioco di parole – muscolare. Quindi fate partire “The Matador” e abbandonatevi allo scapocciamento, perché questo è quel che preme ai Musculus.
“Knife to a Gun Fight” pigia sull’acceleratore, si palpa una scabrosità ai limiti del southern da un lato e dello sludge dall’altro. I nostri dunque puntano dritto alla gola. Non mancano riferimenti a Down, Alabama Thunderpussy e Halfway to Gone ma, soprattutto, viene da pensare (con una certa sorpresa) ai Canyon Creep, quelli di “Hijack the World!”. Li ricordate? Seguono nel solco l’intransigente “White Lies” e la svagata “Shake Your Moneymaker”, decisamente upbeat e a tratti punkeggiante. Lo spirito rock la fa da padrone nell’orecchiabilissima “Get Down”, che scorre piacevolmente verso la conclusiva “All or Nothing”, ideale summa dell’EP, dove le chitarre flirtano con l’heavy anni ’80 e un azzeccato campanaccio sottolinea il groove della strofa.
Superano la prova i cinque finnici, ai quali lo spazio ristretto dell’EP permette di concentrare le energie senza scadere nella noia… Resta da attendere per sentire come se la caveranno con il full-length. Nel frattempo, se avete qualche minuto da perdere, andate a spulciare le foto dei live sul loro profilo Facebook!

Davide Trovò