ON TRIAL – Live

Giunge il momento cruciale del live album anche per un gruppo splendido come i danesi On Trial (anche se un disco dal vivo della band già esiste ma si tratta di “Psychedelic Freakout Party”, doppio edito nel 2001 in edizione limitata). A farlo uscire è la Molten Records, etichetta che sta suscitando molte simpatie tra gli amanti dell’heavy psichedelia per le sue numerose releases dedite a questo tipo di sonorità. E gli On Trial da questo punto di vista non sono certo i primi venuti: da anni ormai ci deliziano con il loro garage psych imbevuto di richiami sixties e folgorazioni lisergiche, ponendosi come i pochi, veri eredi del sound forgiato ormai 40 anni or sono da colossi come Love e 13th Floor Elevators.Questo album dal vivo contiene dodici tracce registrate nella suggestiva cornice di Christiania, comune di Copenhagen dove le parole amore, rispetto ed anarchia non sembrano ancora aver perduto senso. Forse nessun altro contesto poteva far trovare a proprio agio gli On Trial. I brani presentati vivono una nuova, intensa interpretazione, splendendo per brillantezza e capacità esecutiva. In realtà le variazioni sono poche, i pezzi scorrono via che è un piacere, l’unica pausa la concede “Jam”, improvvisazione visionaria che spezza il ritmo creato dal resto della track list. La scaletta infatti è principalmente imperniata sulla produzione recente della band. Cinque brani sono tratti da “Blinded by the sun”, tre da “New day rising” e due da “Head entrance”. Assistiamo così al susseguirsi di perle garage come “Higher”, “Flashing ghast”, “Everything”, “Blood butterfly”, “Sleeper”, “Blinded by the sun” (da pelle d’oca…), fino alla conclusione affidata a “Parchment Farm”. L’esecuzione è impeccabile (voce e chitarre su tutti), il feeling con il pubblico presente sembra magico, la resa non denota alcuna sbavatura.
L’unico appunto che si può fare è sulla scarsa presenza di canzoni tratte da “S.K.U.N.K.” e “Head entrance”. Ma è solo una remora che nasce dall’amore che lega gli appassionati di questo genere agli On Trial. In attesa di un nuovo disco ma soprattutto di goderceli dal vivo qui in Italia, “Live” rappresenta un buon antipasto per ingannare l’attesa.

Alessandro Zoppo