PARADISE – Symmetry

EP d’esordio per i parmigiani Paradise, band nata nel 2006 per volere di Nicola Cavatorta (chitarra) e Andrea De Dominicis (basso). Ai due si unisce subito Francesco Calvo alla batteria; più complessa la ricerca del cantante, che dopo vari cambi ha portato in formazione Filippo Salvadori, che oltre alle vocals porta in dote anche la seconda chitarra. Con la line up finalmente stabile, i quattro proseguono il cammino che li porta alla realizzazione di questo “Symmetry”, debutto che racchiude parte del materiale finora scritto dal combo. L’EP mostra alcune sfaccettature ed influenze svariate: i Paradise si inseriscono in quel filone che affonda le sue radici nei tardi 60’s e in gran parte del decennio successivo. La band denota influenze che vanno dallo psych garage punk all’heavy rock fino a certo punk, con accenni doom e stoner. Il dischetto si apre con “The Tramp”, brano vigoroso che mostra un attitudine punk con richiami a The Who e ai Dust dell’effimero “Hard Attack”. Con “Nonsense” i ragazzi si addentrano in territori più classici, consegnandoci un heavy rock strutturato con rimandi a Led Zeppelin e Wolfmother. “I’m About to Break Free” è la canzone più ambiziosa del lotto, brano che avvia con cadenze doomy per divenire poi una sorta di heavy ballad dal forte sapore Settantiano, dove emergono influenze che conducono a Black Sabbath e Grand Funk Railroad, finendo con l’accarezzare l’obscure metal dei primi 80. Chiude il lavoro “All In”, fuzzosa ed in parte motorheadiana.
“Symmetry” è un buon EP con alcune intuizioni pregevoli e un asssunto base: suonare antichi per essere attuali. Consigliati a chi ha apprezzato Hot Lunch, Wolfmother e compagnia.

Antonio Fazio