PARTNERS IN CRIME – Die sublimo!

Quattro pazzi con la passione per la droga, il male, i b-movies e lo sludge. Se si dovessero definire i Partners In Crime in una frase questa sarebbe la sintesi perfetta. Una manciata di registrazioni tanto per cominciare (demo d’esordio nel 2003, un 5 tracce intitolato “Kill for peace, war forever”, poi distribuito dalla PsycheDOOMelic con un live registrato a Luynes nel 2005), degli pseudonimi che non lasciano presagire lieti pensieri (J. Deported, KKK, Mr. Void, He who doesn’t have a cool pseudo yet) e la benedizione della black metal mafia francese. Ora “Die sublimo!” per mettere le cose in chiaro fin da subito.Sludge doom lercio e maleodorante, in pieno stile Eyehategod, Iron Monkey, Grief, Toadliquor. La registrazione è abbastanza scadente ed è questo il vero punto debole del cd, ma la furia e la cattiveria ci sono tutte. La title track e “Sabin” ne sono la dimostrazione, schegge impazzite sparate a velocità supersonica, impeto hardcore e furia noise che sostituiscono il grasso dei riff. “On progreSS” abbozza una malsana melodia su una struttura di chiaro stampo Pentagram, “Q.i” e “Solid sheet of luminescent fire” hanno la lentezza straziante di una decapitazione e successivo dissanguamento, la conclusiva “Carnation (come to daddy)” è un colosso di 7 minuti che strazia con il sorriso sulle labbra, perfetta emanazione del maligno chiamata sludge core.
La fotografia dei Chips che campeggia allegramente tra due croci nel retro della cover è un particolare che rende ancora più inquietante la figura dei Partners In Crime. Deve girare strana roba a Marsiglia…

Alessandro Zoppo