PATER NEMBROT – Mandria EP

Altro prezioso tassello si aggiunge al mosaico stoner italiano. Da Cesena arrivano i Pater Nembrot, nati nel 2002, con un paio di album auto prodotti alle spalle (“Memoficina” del 2004 e “Hombre Scarlatte” del 2005) e la partecipazione ad alcune importanti compilation come “Desert Sound – The Rise of the Electric World vol. 2” e “Wild Sound from the Past Dimension”, nella quale coverizzano “Reverberation” dei 13th Floor Elevators. Il momento positivo prosegue con l’ingaggio da parte della Go Down Records e l’uscita di questo ep di quattro pezzi, “Mandria”. Dischetto che ci mostra una band potente e affiatata, alle prese con uno stoner rock robusto e corposo, cantato in italiano, variopinto e lisergico, sporcato di Seattle sound, progressive e rock’n’roll, senza mai dimenticare massicce dosi di psichedelia.Filippo (chitarra, voce, synth), Giulio (batteria) e Giacomo (basso) sono un power trio in piena regola. Lo dimostra il tiro pazzesco che donano all’opener “Collirio d’oltremare”, razzo garage stoner che parte a velocità supersonica e rapisce con la sua melodia a presa rapida. La scelta di cantare in italiano premia e non penalizza, tanto che “È permesso?” appoggia delle vocals nervose ed isteriche su un delirio di fuzz in piena tormenta Fu Manchu. “Mandria” è il pezzo forte dell’album: dieci minuti di sano rock psichedelico, dilatato e trippy, esplosivo e travolgente, caratterizzato dalle vocals profonde di Filippo. Chiude il lavoro “Il ponte dei frati”, brano diviso tra tentazioni prog e rock inacidito.
Ennesimo colpo per la Go Down, i Pater Nembrot hanno personalità e gran forza. Attendiamo il full-lenght definitivo per ulteriore consacrazione.

Alessandro Zoppo