Pontiak – Sea Voids

I Pontiak sono un gruppo d’altri tempi. Non tanto a livello musicale, anche se al giorno d’oggi un occhio al passato è inevitabile (e loro non ne sono esenti), ma soprattutto per quanto concerne la prolificità delle uscite. Sono ormai tre nel giro di appena due anni e tutte di notevole fattura. Così dopo lo splendido esordio “Sun on Sun” ed il magnifico “Maker”, è la volta di questo bellissimo “Sea Voids”.

Il disco, uscito solamente in formato vinile in edizione limitata di sole mille copie, è stato scritto, registrato e mixato in appena tre settimane, quasi un record. I tre fratelloni della Virginia hanno inoltre ridotto al minimo l’uso degli effetti ed alzato al massimo il volume degli amplificatori per rendere il suono ancora più imponente. Non è un caso che l’inizio sia di quelli che non si dimenticano: la potente “Suzerain” è in grado di far impallidire una qualunque band stoner doom alle prime armi. Segue il blues venato di psichedelia di “World Wide Prince” che lascia assorti ed ammalia mentre la sincopata “Shot in the Alarm” porta il trio dalle parti degli Harvey Milk.

I brani sono adesso più concisi badando all’essenziale rispetto ai lavori precedenti ma i tre danno comunque l’impressione di trovarsi a proprio agio anche in questa nuova veste. Non mancano delicati arpeggi acustici (“Life and Coral”) e trame di folk rurale (“It’s the Life”), prima di ripiombare in torridi psycho blues come “The Spiritual Nurse” e la stessa title track.

La loro è una rivisitazione molto personale del(l’hard) rock in chiave psichedelica; passato, presente e, perché no, futuro vanno a braccetto nel loro sound che riesce a far convivere con estrema naturalezza gente come Thin White Rope, Melvins e Dead Meadow. Magari in quest’ultima prova hanno un approccio più live, più stordente e anche più imperfetto se volete. Ma ogni cosa sembra al posto giusto e “Sea Voids” è un lavoro imperdibile per tutti coloro legati alle sonorità di questo tipo.

Fatevi rapire dal loro mondo. È un prezioso consiglio.

 

Cristiano Roversi