ROSETTA – The Galilean Satellites

Progetto imponente, distribuito su doppio CD in formato digipack per un totale di quasi 2 ore di musica. I pezzi sono solo una decina, molto diluiti e sovente superano i dieci minuti. In queste lunghe composizioni i Rosetta vanno ad elaborare quello che sembra essere un concept su un uomo spaziale, dove vortici cosmici e vocals inquietanti vanno a braccetto trascinando l’ascoltatore nell’odissea architettata dal gruppo. I riferimenti stilistici proposti corrispondono a band come Isis o Neurosis e questo può già darvi la dimensione del sound di questo disco: nel primo CD i pezzi, che partono sempre da atmosfere alquanto rarefatte, si fanno spesso più aggressivi nel momento in cui vengono innalzati muri sonori fatti di chitarre e urla apocalittiche, mentre nel secondo disco le atmosfere sembrano più tranquille (ma non per questo meno angoscianti) e vicine a quello che può essere definito space/ambient.Lavoro molto ben realizzato sotto molti punti di vista, questo The Galilean Satellites ha la (prevedibile) pecca di diventare un po’ noioso alle orecchie dei meno avvezzi a certi suoni, soprattutto per il fatto che le composizioni tendono ad assomigliarsi parecchio; forse di fronte ad un progetto tanto imponente quanto pretenzioso non si poteva chiedere molto di più, ma vi consiglio qualche ascolto prima di imbarcarvi nell’acquisto dell’opera dei Rosetta.

The Bokal