SECOND GRAVE – Second Grave

Ad alcuni fa un po’ sorridere – o peggio storcere il naso – la definizione trend affibbiata a generi ritenuti più o meno sacri ed underground quali il doom e lo stoner. La realtà è davanti a noi a dimostrarcelo: da ogni dove e a ritmi impressionanti spuntano fuori gruppi dediti ai suddetti suoni. Positivo o negativo che sia (dipende da e con quale punto di vista si analizza il fenomeno, perché di fenomeno oggettivamente si tratta), i Second Grave calzano a pennello a quest’analisi. La band nasce nel 2012 e nell’arco di pochi mesi debutta con un EP di doom metal dalla chiara matrice stoner. La qualità è di ottima fattura: bagaglio tecnico di tutto rispetto, qua e là delle buone idee, ma con quel déjà vu che fa pendere l’ago della bilancia. Dato questo non trascurabile, seppure l’economia della formazione di Boston non ne risenta.La formula è di quelle ampiamente utilizzate ma con un alto livello qualitativo e la line up comprende personaggi non nuovi negli ambiti stoner doom. La frontwoman Krista Van Guilder, nonché chitarrista ed artefice di tutti i testi, fu la fondatrice dei Warhorse, straordinaria formazione doom del Massachussets, con i quali realizzò i primi due demo. Al basso figura invece Dave Gein, attualmente nei Black Pyramid. Il sound proposto è doom con forti richiami allo stoner ed anche al metal, ricco di reminescenze occult affini a Witch Mountain (con cui hanno diviso spesso il palco) e a Mourn, Jex Thoth e Hands of Orlac (gruppi female fronted che la vocalità di Krista richiama alla memoria). Per altro con i nostrani Hands of Orlac gli americani condividono l’influenza NWOBHM, non primaria ma sicuramente presente nel loro Dna.
Insomma, i Second Grave hanno realizzato un piccolo gioiellino, perché l’EP è molto valido, imbevuto com’è di doom, wah wah, armonie vocali ed un retrogusto che ben si incaglia nel disegno ricamato dai quattro. E poco importa se la proposta risulta già nota… Accattivante!

Antonio Fazio