SHEVIL – Legalize fuzz legalize murder

Nuovi doomsters crescono. Stavolta tocca alle calde zone del sud sfornare una promettente formazione, gli Shevil. Storia relativamente breve, fatta di passione, voglia di suonare in giro e ovvia registrazione di questo promo composto da sette brani. Come coordinate siamo in pieno stile stoner doom, un sound rabbioso, soffocante e acido che si situa a cavallo tra lentezza, groove e psicosi. Potremmo citare Cathedral, Acrimony, Acid King, Electric Wizard… elenco inutile, perché chi suona e chi ascolta questo genere sa quali sono i punti di riferimento. Ciò che importa è sottolineare la bontà delle composizioni e la vitalità degli Shevil.C’è ancora molto da smussare – la registrazione, l’incisività di alcuni suoni, una maggiore voglia di osare in fase di scrittura -, componenti che rendono brani come “Satanique boogie” e “Doom-armada” ancora acerbi. Difetti giustificabili, anche perché bilanciati da pezzi quali “Reach the void” (melodia azzeccata su una base davvero tosta), “La danse apocalyptique” (heavy psichedelia ad alti livelli) e la conclusiva “Mufflers”, dal groove mozzafiato.
Sono buoni musicisti Mussel (basso), John (batteria) e Miroslav (chitarra, voce). “Legalize fuzz legalize murder” lo dimostra in pieno. Attendiamo ulteriori segnali dal pianeta popolato da Satana, droghe e riff’n’roll.

Alessandro Zoppo